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Vicoforte: La cupola ellittica più grande del mondo

La Cupola Ellittica di Vicoforte: Capolavoro Architettonico e Simbolo di Devozione

Il Santuario di Vicoforte, situato nelle vicinanze di Mondovì, in provincia di Cuneo, ospita una delle più straordinarie opere architettoniche d’Italia: la cupola ellittica più grande del mondo. Questo monumento non è solo un simbolo di fede religiosa, ma rappresenta anche un’impresa di ingegneria e arte che ha sfidato i secoli e le difficoltà tecniche per divenire un capolavoro unico nel suo genere.

Storia della Cupola di Vicoforte

La costruzione della cupola ebbe inizio alla fine del XVI secolo, sotto la commissione del duca Carlo Emanuele I di Savoia, che intendeva realizzare un mausoleo per la sua dinastia. L’architetto incaricato fu Ascanio Vitozzi, una delle figure più influenti del tardo Rinascimento, già noto per le sue opere di architettura militare e civile. L’obiettivo era ambizioso: costruire un santuario che celebrasse la Natività della Vergine Maria e che includesse una cupola di dimensioni monumentali.

L’uomo in Nero è l’unico ritratto esistente di Ascanio Vitozzi ed è conservato nell’ufficio del sindaco di Torino. L’attività del capitano Ascanio Vitozzi da Bolsena al servizio del duca Carlo Emanuele di Savoia è ben nota per essere stato il maggiore architetto e ingegnere militare operante in Torino e nel ducato dal 1584 al 1615 e coadiuvato, a partire dal 1593, dal pronipote Vitozzo Vitozzi.

Il progetto, tuttavia, incontrò presto delle difficoltà. Il terreno su cui si stava costruendo il santuario si rivelò instabile, e questo causò rallentamenti significativi, portando a una sospensione dei lavori che durò quasi un secolo. Solo all’inizio del XVIII secolo, con l’intervento di nuovi architetti, tra cui Francesco Gallo, la costruzione riprese, culminando nella realizzazione della cupola.

Caratteristiche Artistiche e Architettoniche

La cupola di Vicoforte si distingue per la sua forma ellittica, un elemento innovativo e audace per l’epoca. L’ellisse, con i suoi 37,15 metri di asse maggiore e 24,80 metri di asse minore, non solo rappresenta un’eccezionale sfida strutturale, ma anche un segno distintivo che la rende unica nel panorama dell’architettura sacra mondiale. L’altezza complessiva della cupola, che raggiunge gli 84 metri al centro, crea un effetto di imponenza che lascia i visitatori senza fiato.

All’interno, la cupola è completamente affrescata con un grandioso ciclo pittorico che celebra la vita della Vergine Maria e la sua Assunzione in cielo. L’opera fu realizzata dal pittore monregalese Giovanni Battista Pozzo e da altri artisti locali nel XVIII secolo. L’uso della luce, dei colori vivaci e la prospettiva illusionistica creano un effetto di profondità che amplifica il senso di vastità dello spazio interno. La delicatezza dei dettagli pittorici e la maestosità delle figure rendono questo affresco uno dei capolavori del barocco piemontese.

Un Aneddoto Curioso: Il Cacciatore e la Devozione Popolare

Una delle storie più affascinanti legate alla costruzione del santuario e della sua cupola risale alla fine del XV secolo, molto prima che il progetto architettonico prendesse forma. La leggenda narra che un cacciatore, durante una battuta nei boschi vicini, colpì accidentalmente con una freccia un’immagine della Madonna presente in una piccola edicola votiva. Si dice che dall’immagine sacra uscirono alcune gocce di sangue, un evento miracoloso che scatenò una crescente devozione popolare verso la Madonna di Vicoforte.

Questo episodio segnò l’inizio della costruzione di un piccolo santuario sul sito, che con il tempo, grazie anche all’intervento della famiglia Savoia, si trasformò nell’attuale grande complesso monumentale. Ancora oggi, i visitatori possono vedere all’interno della basilica una testimonianza di quell’antico evento miracoloso, una piccola immagine della Madonna, un simbolo della fede che continua ad attirare pellegrini e devoti da tutto il mondo.

Vedi il video di approfondimento del Prof. Ing. Giovanni Carlo Lai – vai all’articolo

La Sfida della Stabilità: Problemi Geotecnici e Interventi di Restauro

Dal punto di vista ingegneristico, la cupola ellittica ha rappresentato fin dall’inizio una sfida non indifferente. Le differenze nella composizione del terreno su cui poggiano le fondamenta hanno provocato cedimenti differenziali, causando crepe nelle colonne e nella struttura portante. Nel 1985 si rese necessario un intervento d’urgenza per evitare il crollo della cupola, che venne consolidata con un sistema di cerchiature invisibili dall’esterno.

Gli studi più recenti, condotti da università italiane, hanno approfondito l’analisi della vulnerabilità sismica del sito e hanno implementato nuove tecnologie per garantire la conservazione della cupola nei secoli a venire. È in corso un progetto per la creazione di un “gemello digitale” del santuario, che permetterà di monitorare i futuri movimenti del terreno e prevenire ulteriori danni strutturali.

Conclusione

La cupola ellittica di Vicoforte non è solo un monumento religioso e architettonico di straordinario valore, ma anche un esempio di come arte, fede e ingegneria possano combinarsi per superare sfide tecniche e naturali. La sua storia è intrisa di devozione popolare, di grandi personalità artistiche e di continue innovazioni ingegneristiche, rendendola un simbolo duraturo del patrimonio culturale italiano.

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