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Verso sorella Acqua fonte di Acqua viva

Artisti, architetti, scultori, maestri d’arte, in dialogo con geologi ingegneri, ecologi, biblisti e esperti di acque e del territorio per fare delle fonti e delle fontane un punto di aggregazione emotivo ricco di simboli per restituire valori antichi ma sempre nuovi, come acqua viva, alle comunità attraverso un concorso di idee

Endro Martini, Geologo Ambientale, Advisory Board presidente Italy Water Forum

In questi ultimi anni il dibattito sull’acqua e sulla gestione delle risorse idriche si è via via sempre più arricchito a causa dell’abbondanza di acqua o della mancanza di acqua.

Alluvioni (troppa acqua) e siccità (troppo poca acqua) stanno colpendo il nostro paese con una frequenza sempre maggiore, con danni e disastri catastrofici, con dichiarazioni di emergenza che si susseguono senza tregua.

Allo slogan coniato da UNESCO nel rapporto mondiale sulle risorse idriche (WWDR 2018) “Nature-based Solutions for Water” ne aggiungerei un’altro “Water-based solutions to Manage Water”.

È l’acqua stessa che ci insegna come essere “RESILIENTI” o meglio come “ADATTARCI” nella stagione dei cambiamenti climatici che stiamo vivendo, perché l’acqua, allo stato liquido o gassoso, è capace di adattarsi alla forma che la contiene, qualunque essa sia: fiumi,laghi,canali,vallate strette e larghe, pianure, vasche, piscine, bottiglie, damigiane, bicchieri, ecc.

L’acqua è poi un elemento agente che plasma, che sagoma, come uno scultore, le rocce e il suolo attraverso l’erosione idrica, che tutto modella, con la pioggia che scende, incide, graffia, erode e distacca particelle di roccia e di suolo trascinandole a valle fino al mare dove le accumula in distese ghiaiose e sabbiose.

L’Acqua è la Vita – Water is Life – per le piante, gli animali e per gli uomini: da sempre l’acqua è minaccia e risorsa. Una risorsa spesso invisibile, sepolta nelle profondità della terra come l’acqua sotterranea, tanto cara a noi geologi che da sempre la consideriamo “l’ultima delle nostre riserve, da proteggere e da preservare, da conoscere e da monitorare e gestire” come sostiene il collega Franco Arcangelo Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.

Dalle acque sotterranee (Report 2022 del WWAP UNESCO) scaturiscono le Sorgenti e in profondità ci si arriva, per prelevarle, con i Pozzi, anticamente scavati a mano, oggi trivellati con le moderne perforatrici.

Prelievo, trasporto, consegna, depurazione e scarico, il ciclo dell’uso dell’acqua oggi garantito dai moderni acquedotti che ancora troppa acqua perdono per strada. Anticamente, ma ancora oggi in Africa o in altre parti del mondo e fino agli anni sessanta anche in Italia questo approvvigionamento era il lavoro delle “Donne Acquedotto” che andavano a prendere l’Acqua Pubblica alla fonte.

Il legame tra l’acqua, indispensabile per la vita, e l’uomo è sempre stato molto complesso, soprattutto nelle epoche passate. Dalle origini ai giorni nostri l’uomo ha progressivamente imparato a gestire le acque a proprio uso e consumo, attraverso un processo molto lento compreso tra l’origine dell’uomo preistorico e la nascita delle prime civiltà, sino ai giorni nostri.

L’uomo è stato artefice di opere mirate al controllo delle acque: pozzi, canali di drenaggio, dighe e acquedotti hanno consentito di passare gradualmente dal nomadismo alla sedentarizzazione; la vita sociale è nata e si è sviluppata in prossimità dei grandi corsi d’acqua come Roma sul Tevere, Luxor e il Cairo sul Nilo, Vienna, Amsterdam ecc, città tutte che oggi devono gestire la presenza di questi Fiumi anche come minacce.

Francesco d’Assisi definisce l’acqua “sorella“ e la loda perché essa è “tanto utile, et umile et preziosa e casta”.

Leonardo da Vinci, nel divenire del tempo ci ricorda che “L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.“ e Giacomo Leopardi ci dice che “alcune volte mi è bisognato fuggire a tutta lena dai fiumi, che m’inseguivano, come fossi colpevole verso loro di qualche ingiuria”.

Dobbiamo riconoscere e ammettere che qualche ingiuria ai nostri fiumi l’abbiamo arrecata, costruendoci spesso anche dentro!

Ho chiesto a Erasmo d’ Angelis, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Italia Centrale, autore di numerosi libri che parlano di acqua, una definizione: Che cosa è l’acqua? Mi ha risposto: è un viaggio meraviglioso, è il viaggio della vita sulla terra dalle sue origini ai giorni nostri, perché le prime forme di vita si generarono nell’acqua. L’acqua è una risorsa, ma è anche una minaccia per la vita su questo nostro pianeta, se non impariamo ad utilizzarla meglio e a difenderla.

Il direttore Generale di ANBI, Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari, Massimo Gargano, ha recentemente detto in un convegno di avere la sensazione che non sia adeguatamente percepita la grave situazione che le crisi climatiche ci imporranno di affrontare e che serve una “nuova coscienza, per risposte concrete: territori, imprese e cittadini non possono più tollerare questa liturgica e sempre più frequente dichiarazione di stato di calamità per eccesso o scarsità di acqua.”

In un rapporto mondiale sulle risorse idriche dell’ agenzia WWAP UNESCO a proposito di siccità e di mancanza d’acqua si leggono queste parole “No Water, No Potatoes, No Jobs: No Kidding, We Need Water”: Niente acqua, niente patate, niente lavoro: niente scherzi, abbiamo bisogno di acqua. Nell’ultimo rapporto UNESCO, quello del 2021 invece si affronta il tema del Valore dell’Acqua “Valuing Water”. Valore ecologico, valore Economico, valore Sociale e valore Spirituale. Nella definizione dell’ OMS la Salute è “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia”.

A proposito di “benessere”, spicchio di questa immensa definizione pensiamo alle acque termali e curative, che fin dall’antichità venivano cercate e utilizzate in piscine termali (Calidarium romani), negli Hamman Arabi, negli Onsen Giapponesi, nelle Agua Caliente degli antichi Maya.

Immaginiamoci ora tutti in questi luoghi del benessere, del relax o della meditazione: tutti luoghi curativi dal fascino antico e misterioso “situazioni ricche di proprietà benefiche e curative, con effetti noti sin dall’antichità tanto che già i Romani erano soliti costruire bagni pubblici per sfruttare queste proprietà e beneficiare degli effetti curativi” ci ricorda Antonio Tosi Presidente del Centro Studi TEAM , una Associazione di Napoli che ha aggregato intorno a se una serie di soggetti che nel nostro sud Italia si occupano di gestione delle acque: “tanti gli utilizzi dell’acqua, civili con i nostri acquedotti, industriali, produzione di energia idroelettrica, irrigazione da piccole e grandi derivazioni ha aggiunto.

Ma l’acqua va monitorata e misurata con appositi strumenti, e vi aspettiamo a Napoli il 22 Aprile.“ Dal 1977 progettiamo, realizziamo e manuteniamo sistemi affidabili ed efficaci per il monitoraggio in tempo reale, il supporto alle decisioni e l’allertamento durante le emergenze. Le nostre soluzioni sono impiegate sia nella mitigazione del rischio collegato ai fenomeni meteorologici e idrogeologici estremi, sia nella mitigazione dell’impatto degli incendi boschivi e nel controllo, anche qualitativo, della risorsa idrica” ci ricorda Guido Bernardi Vice-President, Managing Director at CAE S.p.A.

L’importanza e la significatività dell’acqua nella vita dell’uomo sulla terra è testimoniata anche da tanti Toponimi che ancora si ritrovano come nomi di città e di località: Acquaviva, Acquapendente, Acquapassante, Acquamarcia, Acquasparta, Acquasanta Terme, Acqualagna, Acquacanina, Fonteblanda, Fossatello, Semifonte, e tanti altri.

In ultimo come non ricordare le fontane romane tra cui quella di Trevi, straordinaria e bellissima, nota in tutto il mondo e il Fonte Battesimale che ammiriamo in tutte le Chiese, quello che lava e che purifica con “acquaviva”.

L’acqua, bene comune di tutti e per tutti, ha un ruolo speciale in molti riti religiosi.

Riporto qui un passaggio della lettera di Papa Francesco consegnata a Brasilia a marzo del 2018 durante l’ ottavo Forum Mondiale dell’acqua “L’acqua con la sua capacità di purificare, nutrire e rigenerarsi, può stimolare la nostra meraviglia e contemplazione. Il valore simbolico dell’acqua e la sua essenzialità dovrebbero ispirarci a gestire al meglio questa risorsa. A trattarla come un dono prezioso e ad educare affinché i nostri figli sappiano meglio della nostra generazione – prendersi cura di questo dono e condividerlo”.

Non abbiamo spazio qui ma vi invito ad andare a leggere i punti 30 e 31 dell’Enciclica “Laudato sì”.

In questo mese di marzo dal 21 al 26 si tiene a Dakar Dianmadio in Senegal il IX° Forum Mondiale dell’Acqua che affronterà i temi della Sicurezza idrica, della Cooperazione e dello Sviluppo rurale. L’Italia con le città di Firenze, Assisi e Roma era candidata ad ospitare il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua nel 2024 attraverso una proposta per certi versi rivoluzionaria, basata sul “Rinascimento dell’Acqua” attraverso un “Cambiamento Globale”. Durante il meeting di Dakar è stato scelto il Paese che ospiterà l’edizione del 2024. Assegnato all’Indonesia con Bali, l’Italia si è classificata seconda.

L’acqua, è una delle componenti principali, insieme all’arte e alla cultura e alla ingegnosità del DNA della nostra Italia: tanti ghiacciai, più di 1200 fiumi, centinaia di laghi naturali e anche artificiali dovuti alle dighe, quasi ottomila chilometri di coste. Paesaggi d’acqua da nord a sud di straordinaria bellezza meta di visitatori da tutto il mondo. Anche per questo pensavamo di portare il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua in Italia nel marzo del 2024. https://www.italywaterforum.it/.

Ma l’acqua merita tale attenzione da auspicare che la Direzione di “Chiesa Oggi” possa dedicare all’ Acqua un Numero Speciale della rivista accompagnato da un concorso di idee su un tema specifico già suggerito nel titolo di questo articolo, per portarlo poi al Forum Mondiale dell’Acqua del 2024. Dialoghi sull’acqua per risolvere conflitti verso la pace tra i popoli.

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