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Nel video, l’architetto Caterina Parrello discute il riuso e la valorizzazione del patrimonio ecclesiastico. Sottolinea l’importanza di preservare beni culturali per la loro rilevanza identitaria, economica e sociale. Parla di progetti di rigenerazione sostenuti dalla Chiesa e condivide esempi di recupero di edifici religiosi dismessi, trasformati in spazi di aggregazione e cultura.
Sintesi in sette punti
Riuso e valorizzazione patrimonio ecclesiastico
Importanza del patrimonio ecclesiastico: Il patrimonio immobiliare della Chiesa ha valore identitario e culturale per le comunità locali e internazionali.
Rischio della perdita di beni: La mancata conservazione dei beni ecclesiastici rappresenta una perdita culturale ed economica per la comunità.
Progetti di rigenerazione: La Chiesa avvia progetti di riqualificazione grazie ai finanziamenti dell’8×1000 per preservare e valorizzare i beni.
Esempi di recupero: Edifici religiosi dismessi, come chiese e oratori, sono riconvertiti in spazi pubblici per l’arte e la cultura.
Ruolo delle comunità locali: Le comunità sono coinvolte attivamente nel riutilizzo degli edifici, contribuendo al recupero e alla rigenerazione urbana.
Collaborazione con enti laici: La gestione del patrimonio ecclesiastico può beneficiare di collaborazioni con istituzioni pubbliche e private.
Sostenibilità e futuro: È fondamentale garantire la partecipazione delle comunità nella gestione del patrimonio per mantenerne il valore nel tempo.
“Il patrimonio ecclesiastico, se adeguatamente valorizzato, rappresenta una grande opportunità per riscoprire il territorio e attivare processi sociali ed economici.”
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La sede è nel Palazzo Pathè, sede storica DI BAIO EDITORE, Via Luigi Settembrini 11, 20124, Milano
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