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Un segno di rinascita per un quartiere difficile – La nuova chiesa di Santa Maria della Speranza a Bucaletto (Potenza)

Il nuovo complesso parrocchiale di Santa Maria della Speranza, sorge all’interno della cosiddetta “Cittadella” di Bucaletto, nata per garantire il primo reinsediamento della popolazione potentina colpita dal sisma del 1980, che ancor oggi si presenta come periferica e irrisolta.

Un ambito non più rurale e allo stesso tempo non ancora urbano, la cui vocazione urbanistica appare da tempo sospesa tra la persistente situazione di precarietà e i nuovi programmi di definitiva urbanizzazione, per ora solo annunciati.

Infatti la Cittadella, dopo aver assolto alle esigenze dei terremotati della prima ora, è stata poi impropriamente riutilizzata per molti decenni come una “spugna” destinata a riassorbire ogni altro genere di emergenza abitativa, finendo infine per caratterizzarsi come un luogo a rischio di grave isolamento sociale.

La progettazione architettonica della chiesa parrocchiale è stata quindi vista come l’occasione per contribuire al superamento dell’attuale situazione di degrado e per imprimere finalmente in questo luogo nuove caratteristiche di bellezza, di coesione e solidità, capaci anzitutto di attrarre e aggregare il microcosmo sociale insediato nella “Cittadella”, e allo stesso tempo di irradiare una chiara qualità che ispirasse le future scelte insediative.

La lunga permanenza dei modesti manufatti prefabbricati, anonimi, fatiscenti e in via di smantellamento, ha richiesto, quasi per contrasto, la progettazione di un edificio che finalmente apparisse durevole, elevato e non privo di ampiezza planimetrica.

Si è quindi pensato a un una architettura legata armonicamente al suolo e da esso decisamente emergente, per conferire all’intero sito, anche a livello urbano, una inedita polarità visiva.

Si è voluto associare in maniera consapevole la costruzione della nuova chiesa ad una esplicita rappresentazione del mistero cristiano.

Soprattutto l’Aula liturgica, nucleo dell’intero complesso, evoca la figura ovale della mandorla, il primo frutto della primavera, segno della natura che si rinnova dopo l’apparente morte invernale e densa di numerosi contenuti simbolici.

Dal punto di vista geometrico la forma della mandorla nasce come una intersezione di due cerchi che richiamano l’incontro tra cielo e terra.

La nuova costruzione è stata concepita come una forma di comunicazione, come ogni buona architettura che abbia la capacità di parlarci, di esprimere e lasciare un segno ‘leggibile’ (a maggior ragione quando si tratta di un tempio sacro), senza ridursi esclusivamente a un fatto tecnico, o a un mero funzionalismo.

Ecco perché questa nuova chiesa, dedicata a Santa Maria della Speranza, ricorderà sempre, in qualche modo, la ricchezza della Rivelazione, portando inscritta nelle sue stesse fondamenta e nel suo slancio ascensionale, il programma che la comunità cristiana qui ospitata è chiamata a realizzare: conoscere e diffondere, nel mondo e nella storia, l’amorevole presenza di Dio.

Il nuovo complesso parrocchiale dedicato a Santa Maria della Speranza è stato consacrato il 25 marzo 2021.

Il quartiere dopo 40 anni di precarietà ha finalmente una chiesa che può rappresentare un punto di incontro per l’intera comunità che come dicono il parroco Don Luigi Sarli Don Salvatore Sabia, deve avere lo scopo di fare comunità accogliendo tutti e dialogando con tutti.


Una chiesa sostenibile

Testimonianza a cura dell’ Ing. Angelo Vaccaro

Ing Angelo Vaccaro, nato a Potenza nel 1983, si è laureato in ingegneria civile strutturale nel 2009 e lavora come libero professionista dal 2010. Si occupa prevalentemente di edilizia con progettazioni e direzioni lavori di nuove strutture e ristrutturazioni dell’esistente. E’ stato già progettista delle strutture della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Pisticci Scalo (Matera) nel 2012.

Ho avuto la fortuna di essere il progettista e il direttore dei lavori di Parrocchiale, ed ero già stato progettista delle Strutture nel 2016. Ho ereditato il cantiere nel 2019, ed all’epoca erano state completate le sole strutture portanti, lo scheletro in cemento armato grezzo.

Da quel momento, il mio impegno per portare a compimento quest’opera è stato totale, nella progettazione come nell’esecuzione dei lavori, che ho condiviso con il pieno supporto dell’arch. Rosanna Giardiello, l’ing. Angelo Daraio, il perito Massimiliano Lucia e l’artista Felice Lovisco, e tutte le altre figure che hanno dato il loro contributo.

Il nostro obiettivo è stato quello di consegnare alla comunità di Bucaletto, alla Parrocchia ed al suo parroco, una struttura compiuta, accogliente, funzionale, coinvolgente, con costi di gestione sostenibili, ed anche bella, utilizzando delle risorse economiche le più contenute e vicine possibili al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana, derivante dall’8 per mille.

I lavori sono iniziati a giugno 2020, ed oggi abbiamo completato un complesso parrocchiale che sì sviluppa su un’area di circa 4700mq.

E’ costituito da tre volumi principali: l’Aula liturgica con la cappella feriale, gli spazi annessi, il Coro, il Battistero, la Sacrestia e gli uffici parrocchiali; il Salone Parrocchiale ad uso polifunzionale; ed i Locali di Ministero Pastorale che si sviluppano su due piani: al piano terra ci sono 4 aule di catechesi ed una sala riunioni con i servizi igienici, al piano primo la Casa Canonica che ospiterà il parroco ed il vice parroco.

Restano da completare tre aule ed una bibliomediateca, al piano primo dei Locali di Ministero, e la sistemazione esterna nella parte posteriore del lotto con le aree a verde.

Le opere d’arte interne sono dello scultore Felice Lovisco e del liturgista don Domenico Pace costituite dall’Ambone in pietra scolpita e da un crocifisso in bronzo adagiato su una lastra di ottone lucido, nonché del tabernacolo in bronzo e dal fonte battesimale cilindrica su un parallelepipedo in pietra.

Il complesso è dotato di strutture portanti verticali e orizzontali in cemento armato, i solai sono in latero cemento e prefabbricati.

L’involucro esterno è in laterizio ed è coibentato con un cappotto da 10 cm su tutta la superficie. Le coperture sono tutte coibentate con pannelli termoisolanti da 10 cm. I solai di calpestio sono completamente staccati dal suolo mediante un sistema di granchi a perdere che costituiscono un vero e proprio piano creato. I pavimenti sono coibentati con pannelli termoisolanti da 10 cm. Gli infissi sono in pvc con doppio vetro. L’involucro esterno è di altissima qualità e dalle alte capacità prestazionali.

L’attenzione alla riduzione dei consumi è stata massima anche negli impianti. Il complesso è dotato di un impianto fotovoltaico per l’energia elettrica, ed un impianto solare termico per l’acqua calda sanitaria e per l’assistenza agli impianti termici. I corpi illuminanti istallati sono tutti a Led.

L’impianto termico è suddiviso in varie zone: l’Aula Liturgica, la Cappella Feriale ed i locali adiacenti sono dotati di impianto a pavimento; i locali della Sacrestia, gli uffici parrocchiali, le aule di catechesi e la casa canonica sono dotati ciascuno di caldaie a condensazione; il Salone Parrocchiale è dotato di un impianto di climatizzazione ad aria. Le zone sono tutte indipendenti e servibili all’occorrenza.

La termoregolazione e l’illuminazione possono essere gestite da remoto, da un tablet o uno smartphone.

Il lavoro eseguito è stato un ottimo risultato, sia dal punto di vista tecnico ed estetico, sia alla luce del rispetto dei tempi di consegna e del rispetto delle previsioni di spesa.


La Parrocchia Santa Maria della Speranza sorge all’indomani del terremoto del 1980

S.Ecc. Mons Salvatore Ligorio, Vescovo Potenza, Muro, Lucano, Marsico Nuovo

Nella primissima fase della ricostruzione fu necessario individuare un’area dove sistemare le abitazioni provvisorie per le famiglie rimaste senza casa. Il terreno fu messo a disposizione dal Capitolo della Cattedrale e la Cittadella fu costruita con il concorso di benefattori pubblici e privati, italiani e stranieri.

Al centro di questo “alveare” di prefabbricati era collocata la Chiesa (a sua volta consistente in un prefabbricato pesante) affinché fosse, sotto la protezione della Beata Vergine, faro di speranza per tutti.

Nei successivi quarant’anni gli sfollati hanno man mano lasciato il posto a persone prive di casa per i più diversi motivi e la Cittadella ha continuato faticosamente a cercare di tramutarsi in un vero quartiere.

La costruzione della nuova chiesa segna quindi una tappa fondamentale del cammino di questa comunità.

La sua collocazione in alto, sul promontorio, e la sua forma solenne e allo stesso tempo sobria ne fanno un segno visibile della Speranza di cui porta il nome e ben sintetizza l’anelito di tutti coloro che per tanto tempo hanno atteso questo momento.

L’auspicio della Diocesi è che davvero questo nuovo luogo di culto accolga tutti per spingerli verso l’Alto, come suggeriscono le sue linee architettoniche.


COMPLESSO PARROCCHIALE S. MARIA DELLA SPERANZA QUARTIERE BUCALETTO – POTENZA

Committente: Parrocchia Santa Maria Della Speranza, Potenza.
I lavori strutturali per la nuova Chiesa di S. Maria della Speranza hanno avuto inizio in data 15/09/2015 e furono ultimati in data 14/09/2018.

l progetto di completamento iniziato nel 2020 quindi si è dovuto rapportare ad un impianto strutturale e formale già composto con l’intento di definire e compiere architettonicamente l’opera.

Progettazione Architettonica: Arch. Giancarlo Grano e Domenico Dragonetti – Ing. Massimo Notari

Progettazione Strutturale e Direzione Lavori: Ing. Angelo Vaccaro e Arch. Rosanna Giardiello

Gruppo di lavoro: Ing. Angelo Vaccaro, arch. Rosanna Giardiello, ing. Angelo Daraio, perito industriale Massimiliano Lucia e l’artista Felice Lovisco.

Spese sostenute e contributi: Il progetto ha usufruito delle risorse economiche provenienti dal finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana, derivante dall’8 per mille. La spesa totale erogata è stata di circa 2.700.000 euro lordi ai quali si sommano 1.800.000 spesi per la realizzazione delle strutture portanti nella prima fase.

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