arch. Giuseppe Maria Jonghi Lavarini
Direttore Responsabile CHIESA OGGI
Lo sport “praticato in modo sano e armonioso è un mezzo per unire i popoli di culture e tradizioni diverse in modo rispettoso e pacifico”.
Lo aveva affermato l’Arcivescovo Celestino Migliore allora Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, all’Assemblea Plenaria dell’ONU svoltasi a NewYork nel 2007.
I centri parrocchiali sono e continuano a essere il principale motore di incontro e dialogo per lo sport inteso come luogo di incontro e dialogo, di accoglienza e di educazione civile.
Sono parole che ricordano uno dei motivi dominanti della Seconda edizione del Premio Nazionale di Idee di Architettura “ARCHITETTURA CULTURA e SPORT”, 2008.
CHIESA OGGI nel 2007 aveva organizzato il Premio assieme al Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC), in collaborazione con la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, e la conferenza Episcopale Italiana (CEI), Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e SCAIS, con premiazione finale nella prestigiosa sede del CONI nella Sala delle Cerimonie al Foro Italico.
Con tale iniziativa, cha aveva visto la partecipazione della totalità di tutti gli Ordini degli Architetti provinciali, avevamo voluto coinvolgere la professionalità di tanti progettisti nell’apportare in ogni quartiere, in ogni parrocchia, una energia nuova di incontro in armonia con lo spirito della parrocchia stessa, del suo territorio, della sua comunità.
Tanti progetti hanno coinvolto le comunità e sono stati oggi in gran parte realizzati quale segno di successo e di ascolto che le municipalità hanno riconosciuto. Progetti di idee rivolti agli spazi di aggregazione, capaci di dare sicurezza, educazione e dialogo.
Lo spirito del Premio è ancor oggi sempre più attuale; i professionisti e tutte le figure che operano all’interno degli Oratori sono aperti al dialogo con le aziende, con le imprese che promuovono nuove tecnologie, dall’illuminazione (rivolta oltre alla qualità degli ambienti anche al risparmio energetico) a tutti i sistemi di controllo e di manutenzione che permettono un utilizzo sicuro, funzionale e flessibile, degli spazi che possono così rinnovarsi e adattarsi più velocemente alle necessità delle comunità che mai come in questo periodo hanno bisogno di luoghi per l’incontro.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa del Premio sopra citato, già allora avevamo coinvolto il più importante grafico del secolo scorso Bob Norda, il padre delle segnaletiche più significative che variavano dai simboli delle Università più prestigiose del Mondo alle segnaletiche per le stazioni della Metropolitana, per esempio quella della MM1 di Milano, a i loghi delle Grandi Aziende internazionali quali il “Cane a Sei Zampe” dell’ENI o la “Rosa Camuna” simbolo della regione Lombardia, solo per citarne alcuni.
Bob Norda, invitato da CHIESA OGGI, ha riconosciuto i valori etici e di benessere sociale dell’Oratorio, con una sintesi grafica di grande impatto ha elaborato un forte segno, un segnale di riconoscimento dell’ORATORIO, centro e fulcro del quartiere.
Questo nostro editoriale si propone di prendere atto che oggi ancor più è necessario portare nel quartiere un SEGNALE che indichi l’ubicazione dell’Oratorio, con lo spirito di San Giovanni Bosco, per invitare anche chi non frequenta la chiesa, per invitare in un luogo dove si fa aggregazione, dove la comunità anche di culture differenti possono trovare un punto di incontro dove il dialogo, il gioco, si fa materia viva di aggregazione e spirito di solidarietà.
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