Nella cattedrale di Volterra è stato costruito un nuovo altare artistico abbellito da intarsi in alabastro e ornato con la raffigurazione di dodici santi volterrani, protettori della città
«L’altare convenientemente ornato, incensato, baciato dal celebrante all’inizio e alla fine della Messa, non è semplicemente un tavolo utile alla celebrazione o il supporto per una bella composizione di fiori, ma è il segno della presenza di Cristo, sacerdote e vittima. L’altare è di pietra per indicare chiaramente che Gesù è la pietra viva alla quale dobbiamo accostarci» (Lettera Pastorale “L’offerta più grande”, § 62).
Dopo decenni di uso di un altare posticcio, poco dignitoso per la celebrazione e poco consono allo stile della Cattedrale di Volterra, l’imminenza delle celebrazioni giubilari per i 900 anni dalla dedicazione, ha comportato la necessità di una iniziativa.
Si è scelto di non toccare l’altare maggiore, detto ormai “tradizionale” anche se di tradizione recente, e di costruire un nuovo altare artistico.
Questo nuovo altare è l’ultima opera che si aggiunge agli altri capolavori della nostra Cattedrale, e mette in risalto storia, tradizioni e risorse locali: è stato progettato ed eseguito da artisti volterrani, costruito in alabastro, pietra locale di Volterra, ed è ornato con la rappresentazione di dodici santi volterrani. Esso è stato generosamente donato dal Capitolo dei Canonici.
Al di là di queste particolarità, teniamo presente il grande rispetto con il quale dobbiamo guardare all’altare: è il luogo dell’incontro con Dio, che lì riceve le nostre offerte e lì ci fa il dono più grande di tutti, il suo stesso Figlio.