Il riscaldamento di una chiesa antica crea numerose problematiche, poiché si cerca di riscaldare un ambiente originariamente nato senza un impianto di riscaldamento.
Inoltre il pungente freddo invernale limita l’utilizzo dell’ambiente poiché le funzioni sacre vengono vissute con disconfort.
L’azienda Thermal Technology (sito web) davanti a questo tema ha sviluppato un prodotto che non riscalda l’intero edificio ma soltanto le persone che lì vi sostano per un breve lasso di tempo, ottenendone ottimi risultati.
- La soluzione per il riscaldamento delle Chiese
- Perchè utilizzare il riscaldamento in Fibra di Carbonio
- Il caso del Santuario di Oropa
- Le caratteristiche dell’edificio
- Il tipo di riscaldamento adottato
- I consumi
- La testimonianza del Rettore
La soluzione per il riscaldamento delle Chiese
Thermal Technology ha brevettato e produce radiatori elettrici in fibra di Carbonio organica, (differente da quella usata in edilizia) per il riscaldamento, sottoforma di pedane scaldanti con finitura vinilica o laminato di sedici mm di spessore, sottomouquete riscaldanti e cuscini riscaldanti, dalle finiture più svariate.
Perchè utilizzare il riscaldamento in Fibra di Carbonio
Sono molti i lati positivi dell’utilizzo della fibra di carbonio:
- bassissimi consumi energetici ed elevate prestazioni;
- rapida messa in funzione;
- semplice installazione;
- totalmente reversibile, si installa e disinstalla con facilità;
- basso impatto visivo;
- non è invasivo;
- non produce onde elettromagnetiche;
- é un prodotto molto flessibile, inossidabile, versatile per differenti situazioni;
- le finiture sono personalizzabili;
- il riscaldamento avviene per irraggiamento il che evita movimenti d’aria e sollevamento polveri.
Il caso del Santuario di Oropa
Nell’importante complesso del Santuario Mariano di Oropa (sito web) a Biella il particolarmente rigido freddo invernale inficiava fortemente la fruizione degli ambienti sacri, limitandone il pellegrinaggio.
Il rettore del Santuario era deciso a trovare una nuova soluzione per la Basilica Superiore. Tutti i sistemi di riscaldamento tradizionali erano stati testati senza successo, compresi il sistema ad aria, il riscaldamento a pavimento e le lampade infrarosse.
Le caratteristiche dell’edificio
L’edificio infatti presenta caratteristiche uniche:
- Altitudine 1200 m slm.
- Superficie interna 1300 m² circa
- Cupola centrale oltre 80ml.
- Temperatura media interna a gennaio e febbraio da -2°C a -3°C.
- Temperatura media sui banchi da -1°C a -2°C.
Finalmente nel 2022 il Rettore trova e contatta l’azienda Thermal Technology proponendogli questa ardua sfida.
Il tipo di riscaldamento adottato
La soluzione studiata (sito web) dall’azienda appositamente per la Basilica prevede l’utilizzo di un cuscino riscaldato sulla seduta dei banchi e di un pannello radiante montato sullo schienale, con due lati attivi.
Il pannello radiante è in grado di riscaldare la schiena della persona in posizione seduta (potenza 100W) raggiungendo una temperatura di 37°C, mentre il lato frontale (potenza 400W) con una temperatura di 70°C riscalda la persona in posizione frontale per irraggiamento a infrarossi. La temperatura percepita dalla persona risulta così decisamente confortevole.
I consumi
La soluzione radiante adottata, dotata di termostato per un controllo ottimale della temperatura, consente di accendere i banchi solo quando necessario, senza causare sprechi di energia nel pre-riscaldamento. Accendendo l’impianto dieci minuti prima della S. Messa o prima di un concerto, si possono riscaldare ventiquattro banchi e consentire ad almeno cento fedeli di partecipare alle funzioni a una temperatura confortevole. I consumi energetici sono contenuti e i costi necessari per riscaldare i cento fedeli durante le celebrazioni (circa dieci euro per la durata della S. Messa) sono nettamente inferiori rispetto alle soluzioni tradizionali.
a cura di Arch. Paola Bettoni
La testimonianza del Rettore
Testimonia il Rettore Don Michele Berchi:
«E’ con grande soddisfazione che possiamo finalmente tornare a celebrare la messa domenicale delle ore 12 nella Basilica Superiore anche nei periodi più freddi –commenta il rettore Don Michele Berchi– Ringrazio in particolare il sig. Gino Tonello, responsabile dell’azienda, che non si è perso d’animo davanti alle molteplici difficoltà che presentava questa sfida. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione della Basilica superiore, che negli ultimi anni è stata sottoposta ad importanti lavori di restauro e miglioramento della fruizione».