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Restauro nel XXI secolo: interpretazione e innovazione creativa

Restauro dell’architettura moderna: il dialogo tra innovazione creativa e rispetto per le radici storiche nel progetto contemporaneo

Il Forum Chiesa in Cantiere ha offerto una panoramica ricca e stimolante sulle sfide e le opportunità del restauro e della gestione dei beni ecclesiastici. Le conclusioni finali racchiudono riflessioni cruciali per comprendere le prospettive future e gli interventi chiave che possono guidare il settore. Se non avete avuto modo di seguire gli altri interventi, vi invitiamo a guardare i video completi, che offrono approfondimenti e spunti indispensabili per chi opera nell’ambito dell’architettura e del restauro. Non perdere l’opportunità di scoprire l’evoluzione di un settore in continua trasformazione.

Considerazioni sull’Approccio al Restauro del Moderno

Buonasera, sono Marco Tarabella, un collega e architetto. Vorrei fare una considerazione e porre una domanda. Mi ha interessato molto l’intervento di restauro sulla cosiddetta “chiesa di vetro”. Più che una domanda, si tratta di una riflessione per capire se ho interpretato correttamente. È stato un argomento sempre più attuale: il restauro del moderno. Con il passare degli anni, l’architettura moderna si mantiene tale, ma si allontana nel tempo. Questo è un dato banale, ma vero. L’architettura moderna è stata, infatti, figlia di molta sperimentazione tecnologica e sui materiali, mentre l’architettura tradizionale portava con sé un bagaglio tecnologico e costruttivo sedimentato nei secoli.

L’Approccio alla Reinterpretazione Creativa nel Restauro

Mi ha colpito molto l’idea di un approccio al restauro del moderno che non sia rigidamente conservativo, ma piuttosto come una reinterpretazione del processo creativo e compositivo. In questo modo, il contributo del progettista e dell’atelier che ha ingegnerizzato la soluzione è stato ulteriormente valorizzato. Il processo compositivo sperimentale concepito dai progettisti originali è stato ripreso in un modo che fa parte di un processo culturale più ampio del restauro. Questo consiste nel saper interpretare il metodo che ha portato alla costruzione dell’opera.

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Un approfondimento sul restauro del moderno, l’importanza della manutenzione, e la necessità di documentare e narrare i progetti, con riflessioni sull’approccio critico e creativo nella conservazione architettonica.

VIDEO SINTESI: Il restauro dell’architettura moderna richiede un approccio che vada oltre la conservazione rigidamente tradizionale, puntando piuttosto alla reinterpretazione del processo creativo originale. A differenza delle opere storiche, che si caratterizzano per la stratificazione nel tempo, il restauro del moderno si concentra sull’interpretazione critica delle intenzioni progettuali iniziali, valorizzando il contributo degli architetti e degli atelier contemporanei. La disponibilità di documentazione dettagliata, come progetti esecutivi e studi, consente di rispettare l’opera originale mentre si offre spazio alla reinterpretazione in chiave moderna. Inoltre, la manutenzione delle strutture moderne si rivela essenziale non solo per la conservazione, ma anche per il risparmio e la gestione economica. Si sottolinea anche l’importanza di creare laboratori e spazi di test per migliorare le pratiche professionali, favorendo la ricerca e l’adozione di best practices. In definitiva, è fondamentale raccontare il progetto in modo comprensibile, in modo che il pubblico possa apprezzarne il valore.

La Differenza tra Restauro del Moderno e Restauro Storico

Nel restauro del moderno, si aggiunge un ulteriore aspetto importante: la necessità di fare a meno del tema della stratificazione, che è invece centrale nel restauro delle opere più antiche. Non sempre, ovviamente, ma in questo caso specifico, il tema della stratificazione non è stato preso in considerazione. Piuttosto, si è posto l’accento sulla capacità critica nell’interpretare il processo creativo. È questa la chiave per il restauro del moderno, che si arricchisce di un approccio più attento e consapevole.

Il Lavoro con Lamberto Rossi e la Fondazione Arvedi

Era un complimento, ovviamente. Inoltre, vorrei aggiungere che abbiamo lavorato insieme a Lamberto Rossi per uno degli interventi di riuso e trasformazione per la Fondazione Arvedi di Cremona. Si trattava della trasformazione dell’ex Parco dei Monasteri di Cremona, oggi diventato il campus Santa Monica dell’Università Cattolica. In questo caso, abbiamo adottato un approccio di restauro che ha richiesto una conoscenza approfondita dell’opera, cercando di capire come riutilizzare gli interventi successivi che si erano susseguiti nel corso della storia di questa fabbrica storica.

Vantaggi del Restauro del Moderno: Documentazione Disponibile

Il nostro approccio ci ha portato a considerare che, con le opere del moderno, abbiamo un vantaggio in più: una documentazione di dettaglio molto più disponibile, dato che spesso ci sono esecutivi, progetti, provini, e in alcuni casi anche progettisti ancora viventi. Questo ci consente di rispettare l’opera d’autore e, al tempo stesso, di reinterpretarla in chiave moderna, mantenendo fede all’intenzione dei progettisti originali. Quando ciò accade, offre enormi opportunità.

L’Importanza della Manutenzione e dell’Empatia

Buongiorno, sono Giuseppe Maggi, un collega di Pavia. Mi scuso per il ritardo, ma ho apprezzato molto quanto ascoltato. Da pochi mesi faccio parte di Confest Tauro e ho una lunga esperienza nel Collegio Ingegneri Architetti di Pavia. Mi ha fatto riflettere sul fatto che il nostro lavoro non riguarda solo la tecnica, ma anche la conoscenza. La cura è fondamentale, e richiede empatia. È essenziale riuscire a comprendere profondamente ciò che abbiamo davanti, per operare con maggiore efficacia.

La Manutenzione Ordinaria e le Best Practices

Mi è piaciuto molto l’aspetto della manutenzione. Pochi anni fa, nel 2022, una collega del Ministero dell’Economia mi chiese di portare a Venezia un documento sulla manutenzione ordinaria delle grandi infrastrutture al G20. È interessante notare che, mentre all’estero sono presenti molte best practices, in Italia non le troviamo facilmente. Fortunatamente, il documento è stato completato con la collaborazione di due colleghi e approvato al G20. Abbiamo capito che la manutenzione è fondamentale non solo per la conservazione, ma anche per il risparmio e la gestione economica.

Necessità di Laboratori per Testare Esperienze Tecniche

Un altro punto interessante riguarda l’assenza di laboratori dove testare le esperienze tecniche, come avviene in medicina. Per esempio, mia moglie, che è medico, ha accesso a riferimenti internazionali per la cura, ma noi tecnici non abbiamo la stessa consuetudine. Se avessimo luoghi dove testare esperienze, potremmo fare più ricerca e migliorare il nostro lavoro. La capacità di migliorare è fondamentale, e credo che dovremmo organizzarci meglio come professionisti per testare e documentare i risultati.

La Necessità di Raccontare e Documentare i Progetti

Ci troviamo in un campo nuovo e molto interessante. Le proposte e gli interventi possono variare, ma ciò che emerge è la necessità di documentare e narrare. Come diceva Don Luca, bisogna sapere raccontare il progetto, anche attraverso la narrazione editoriale, trovando quella chiave che rende il progetto comprensibile e interessante per il pubblico. Non è solo una questione di tecnica, ma di capacità di raccontare la storia e il risultato finale. Grazie a tutti per l’incontro di oggi e per il contributo che ciascuno ha dato.


Articolo tratto dagli interventi del FORUM CHIESA IN CANTIERE del 20.11.2024 organizzato da:

Con il patrocinio:

Con la partecipazione di:

Con il contributo di:

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