I campanili da sempre sono elementi architettonici difficili da mantenere e restaurare a causa della loro obbiettiva difficoltà d’accesso. Grazie all’azienda Formento (sito web) è possibile intervenire su di essi in modo professionale, rapido ed in sicurezza.
Formento (Youtube) è nata nel 1959 come impresa orientata al consolidamento e alla conservazione degli edifici storici. Dal 2014 ha creato il nuovo servizio di Restauro In Quota®, (sito web) ovvero lavori in fune (Facebook) su beni vincolati senza l’ausilio di ponteggi. Grazie a questo servizio i lavori vengono eseguiti in modo poco invasivo da da restauratori e operai altamente specializzati, ottimizzando tempi e costi. La manutenzione dei campanili (Linkedin) diventa quindi più semplice risolvendo tempestivamente quelle piccole criticità che, se trascurate, portano a restauri invasivi ed onerosi.
Il caso del campanile di Sant’Eustorgio
Il campanile della Basilica di Sant’Eustorgio a Milano è stato realizzato attorno al 1300. È alto 62 metri di cui gli ultimi 13 sono della cella campanaria e della cuspide. In cima ad esso anziché trovarsi una croce si trova una stella, simbolo della tradizione dei Re Magi le cui reliquie si trovano all’interno della Basilica.
Il restauro
A seguito della caduta dal campanile di alcuni frammenti di laterizio e malta sulle coperture circostanti, è stata incaricata l’arch. Mariacristina Sironi della progettazione del restauro e l’ing. arch. Andrea Bassoli della Direzione Lavori e della progettazione delle opere di consolidamento strutturale del campanile.
Il restauro della parte sommitale del campanile però risultava piuttosto complicato.
Per tale lavoro inizialmente l’ingegnere aveva studiato una soluzione con un ponteggio a sbalzo a partire dalla cella campanaria per salire ad avvolgere la cuspide. Ma questo ponteggio prevedeva una serie di difficoltà operative e di sicurezza a quell’elevata quota.
Per questo ha optato per il Restauro In Quota® (Youtube) di Formento (Instagram), poiché risultava la soluzione ottimale anche dal punto di vista economico.
Nell’arco del novembre 2022 quattro operatori di Restauro In Quota® (youtube) sono intervenuti al restauro della parte sommitale e della cuspide del campanile.
Innanzitutto hanno eseguito una campagna di pulizia e rimozione degli agenti estranei sulla sommità del campanile.
Dopodiché hanno proseguito il restauro (Linkedin) con l’integrazione delle lacune e delle stuccature dei mattoni di cui è composta la copertura della cuspide, con un impasto a base di calce, sabbie e cocciopesto.
Infine hanno eseguito una velatura finale per dare uniformità all’intervento. La metodologia di intervento e i materiali utilizzati sono stati concordati con la Sovrintendenza preposta a seguito di una preliminare campagna diagnostica di tutto il campanile.
Arch. Paola Bettoni