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Nostra Signora della Misericordia a Baranzate

Il restauro della Chiesa di Vetro di Baranzate: Un intervento innovativo per preservare l’arte contemporanea, tra luce, materiali moderni e tradizione, nel rispetto della sacralità e della bellezza originale

Andra Mezzetti: Tempio di Luce. La riscrittura della chiesa di Nostra Signora della Misericordia a Baranzate (MI)

Vi invitiamo a scoprire l’intervento di restauro della Chiesa di Vetro di Baranzate, un progetto che unisce innovazione, tecniche avanzate e rispetto per l’architettura contemporanea. Realizzato dal laboratorio Progetto Artepoli, in collaborazione con gli architetti autori dell’opera originale, questo restauro rappresenta un esempio di come la conservazione dell’arte sacra possa integrarsi con le esigenze moderne, migliorando al contempo l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica. Un’opportunità unica per architetti, progettisti e professionisti del restauro di confrontarsi su tematiche di conservazione, innovazione dei materiali e soluzioni tecniche all’avanguardia.

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Il restauro della Chiesa di Vetro di Baranzate ha ripristinato la bellezza originale, migliorando al contempo le prestazioni energetiche e antisismiche, attraverso l’uso di materiali innovativi e tecniche sperimentali.

Il restauro della Chiesa di Vetro di Baranzate, realizzato da Progetto Artepoli tra il 2012 e il 2016, ha preservato e rinnovato questa icona dell’architettura contemporanea. L’intervento ha richiesto una “riscrittura” del progetto originale, a causa del deterioramento dei materiali, in particolare del vetro e del polistirolo. Utilizzando vetrocamera triplo, con vetri tecnici e decorativi, è stato ottenuto il filtraggio luminoso originale, migliorando le prestazioni termiche e antisismiche. La struttura metallica è stata adattata alle normative moderne, mantenendo l’estetica originale. Un lavoro sperimentale, condotto in stretta collaborazione con gli architetti e il laboratorio di Progetto Artepoli

Introduzione e Ringraziamenti

Voglio iniziare innanzitutto ringraziando Chiesa Oggi per questa opportunità. Sono Andrea Mezzetti, direttore artistico dell’atelier Progetto Artepoli. È passato diverso tempo dalla fine del restauro della Chiesa di Vetro di Baranzate, ma il nostro intervento è stato così significativo e innovativo che continua a essere un punto di riferimento per la conservazione delle architetture contemporanee. Ma perché parliamo di riscrittura? Mi piace immaginare questa chiesa come un libro che racconta una storia attraverso i suoi pannelli di vetro e i suoi montanti in ferro: una struttura che trasmetteva un messaggio liturgico importante, il cui significato era amplificato dalla luce che passava attraverso le lastre di vetro, creando un’atmosfera di grande impatto spirituale.

La Chiesa di Vetro: Un’Opera D’Arte Moderna

Costruita nel 1956 a Baranzate, sotto la direzione degli architetti Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti e dell’ingegner Aldo Favini, la Chiesa di Vetro si distinse fin da subito come un’opera di arte moderna. La sua forma essenziale e l’uso di materiali innovativi segnarono una rottura con la tradizione architettonica del XX secolo: cemento armato, elementi prefabbricati e vetro per tutte e quattro le pareti, conferendole il soprannome di “Chiesa di Vetro”. La trasparenza e la spiritualità sono elementi distintivi di quest’opera, poiché il vetro è il materiale che crea l’atmosfera unica dell’edificio, filtrando la luce e donando un’energia rara e sacra all’intero spazio.

Il Deterioramento del Vetro: Una Sfida nella Conservazione

L’involucro originario di ferro e vetro era una struttura metallica che sorreggeva i pannelli di vetro, realizzati con vetrocamera contenente una lastra di polistirolo. Purtroppo, l’incuria del tempo e un attentato hanno portato alla demolizione del rivestimento trasparente, sostituito nel 1980 con una lastra di vetro retinato e un policarbonato alveolare. Tuttavia, il materassino poliuretanico interposto si è degradato nel tempo. La chiesa, purtroppo, ha iniziato a deteriorarsi rapidamente, come un libro scritto su carta fragile, incapace di resistere alla potenza della luce solare. La luce stessa, filtra attraverso i pannelli, disgregandoli progressivamente e riducendo la lettura dell’opera. Questo intervento ha richiesto una “riscrittura” della Chiesa di Vetro, per preservare il messaggio originale e ripristinare la bellezza dell’opera.

Il Restauro: Un Lavoro di Precisione e Innovazione

Il restauro, realizzato dal 2012 al 2016 da Progetto Artepoli, sotto la direzione e supervisione dello studio SBG Architetti e degli stessi progettisti originali, ha ridato alla chiesa il suo aspetto originario. Allo stesso tempo, sono stati migliorati gli aspetti energetici e antisismici, in linea con le normative moderne. L’intervento ha comportato la riproduzione dei materiali originali, utilizzando vetri di composizione differente per ottenere un particolare effetto di filtraggio della luce, senza comprometterne la durata nel tempo. La sfida più grande è stata quella di rispettare l’estetica originale della chiesa, mentre si miglioravano le prestazioni energetiche e la durabilità dell’edificio.

Innovazione nei Materiali: Un Nuovo Sistema di Vetrocamera

Dopo un lungo processo di ricerca, siamo giunti a una soluzione che prevede l’uso di vetrocamera triplo, composto da quattro vetri con caratteristiche specifiche. Questa combinazione ha permesso di riprodurre l’effetto di filtraggio della luce senza ricorrere a pellicole deteriorabili, che non avrebbero garantito la longevità necessaria. Inoltre, sono stati utilizzati vetri tecnici e decorativi, che hanno contribuito al mantenimento delle prestazioni termiche elevate, in linea con le normative vigenti.

La Struttura: Un Progetto Su Misura per la Sicurezza

Anche la struttura metallica della chiesa è stata oggetto di un approfondito studio, affinché rispondesse alle esigenze di sicurezza antisismica e isolamento termico e acustico. Per preservare l’estetica originale, si è progettato un nuovo telaio in acciaio inox pallinato e verniciato, che riproducesse l’aspetto opaco dell’alluminio. La sfida era quella di mantenere la coerenza visiva con l’originale, ma anche di garantire la solidità strutturale per i nuovi pannelli vitrei. Questo intervento ha richiesto un accurato studio dei materiali, per assicurare che la struttura fosse in grado di sostenere il peso dei nuovi pannelli di vetro, mantenendo al contempo le prestazioni energetiche.

Collaborazione e Esperienza: Un Lavoro di Squadra

Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra il nostro studio di progettazione e lo studio SBG Architetti, con il supporto del nostro atelier di oltre 5000 m², dove sono stati realizzati i pannelli vitrei e gli elementi metallici. Un ruolo fondamentale nell’installazione è stato ricoperto dal maestro Albano Poli, che con la sua lunga esperienza nell’installazione di vetrate artistiche, ha contribuito a rendere l’intervento ancora più preciso e curato. La sua esperienza è stata fondamentale per affrontare le difficoltà dell’installazione di pannelli pesanti e delicati, che sono stati montati con precisione, seguendo un processo innovativo studiato ad hoc.

Un Lavoro di Esperimenti e Soluzioni Innovative

Il metodo che abbiamo utilizzato per il restauro è stato sperimentale, sviluppato attraverso numerosi tentativi in laboratorio per riprodurre correttamente gli effetti luminosi e cromatici originali. Le soluzioni adottate sono state pensate e sperimentate per garantire un montaggio preciso dei moduli strutturali, anche grazie a un sistema che consentiva il movimento orizzontale dei moduli durante la fase di installazione. Inoltre, abbiamo progettato un sistema di dilatazione per consentire al serramento superiore di muoversi senza compromettere i pannelli di vetro, garantendo la longevità dell’edificio nel tempo.

Conclusioni: Un Restauro di Eccellenza

Dal 2012 al 2016, Progetto Artepoli ha dedicato ogni risorsa e competenza per portare a termine questo intervento di restauro, il cui successo è stato garantito dal lavoro di squadra e dalla collaborazione con lo studio SBG Architetti. Il risultato finale non solo ha restituito alla Chiesa di Vetro la sua bellezza originale, ma ha anche migliorato le sue prestazioni strutturali, rendendola ancora più sicura, efficiente e longeva. Il nostro lavoro ha testimoniato l’importanza della cura dei dettagli e della continua ricerca nella conservazione del patrimonio architettonico contemporaneo.


Articolo tratto dagli interventi del FORUM CHIESA IN CANTIERE del 20.11.2024 organizzato da:

Con il patrocinio:

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