Dalla collaborazione tra e-bag srl e Chiesa Oggi nasce l’idea di promuovere il racconto di Metanopoli attraverso il progetto di uno storytelling digitale, che intende valorizzare il luogo e la sua molteplicità culturale e territoriale coinvolgendo diversi target di audience.
C’era in Mattei una dimensione cristiana, autentica espressione di profonda spiritualità, e molte parti delle attività sociali dell’Eni pensate per i dipendenti erano motivate da una precisa idea della dignità dell’uomo che trovava le sue radici nel cristianesimo e nella fede.
Enrico Mattei credeva, oltre che alla sua fede, anche in un’idea: quella di costruire un quartiere alle porte di Milano che rispecchiasse, come capiamo dalle sue parole, una speranza.
Nasce così dalla necessità di un centro di manutenzione per i metanodotti, una centrale organizzativa e amministrativa dell’Eni. Ed è proprio con la crescita della domanda di metano che fu necessaria una stazione di gas sulla Via Emilia. Quest’area si trova a Sud di Milano, lungo la via che collega da sempre Milano con Rimini, è qui che Mattei realizza il suo progetto. Ottanta ettari di terreno all’interno dei confini del Comune di San Donato Milanese, area strategica per l’Eni perché proprio nella pianura padana si trovavano i giacimenti di metano, i pozzi petroliferi e il primo metanodotto. Quest’ultimo partiva da Sesto San Giovanni e attraversava il terreno appena acquistato dall’Ente parastatale.
È nel 1952 che la città del metano, soprannominata Metanopoli, vede la sua nascita e non a caso, qualche anno più tardi è qui che avrebbe avuto inizio l’Autostrada del Sole.
Mattei nella creazione di questo agglomerato urbano si prendeva la responsabilità dei suoi dipendenti ed ecco che realizzò l’istituzione di servizi sociali, un quartiere residenziale, una chiesa… Nulla era lasciato al caso, lui che da uomo moderno metteva in pratica i propri valori cristiani, credeva che le grandi industrie si dovessero prendere la responsabilità soprattutto delle persone.
Una vera e propria città ideale fatta di valori cristiani in cui a far da padrone non è il singolo ma una legge morale che Mattei traduce in una sana economia, un’economia al servizio del singolo, per fare il bene così della collettività.
Cooperazione, partecipazione e lealtà nella sua visione del mondo del lavoro. Abbiamo pensato che questa storia meriti di essere raccontata!
Lo Storytelling Digitale rappresenta un nuovo percorso di conoscenza multimediale che cattura l’attenzione e l’interesse del pubblico attraverso le emozioni, un’esperienza immersiva e sensoriale che conduce il visitatore nelle ambientazioni originali e d’epoca, valorizzando ogni singolo elemento del contesto.
Questa particolare tipologia di innovazione tecnologica è, nello specifico, a supporto della fruizione di contenuti culturali e della loro trasformazione digitale, sempre attraverso approcci scientifici e didattici con un alto livello di spettacolarizzazione: prevede modalità narrative interattive, virtuali, aumentate e con possibili ricostruzioni tridimensionali.
L’APP permetterà una storia per immagini con narrazione e con animazioni molto suggestive grazie all’utilizzo di nuove tecniche realizzative Navigazione multimediale
L’APP è multilingue permette una navigazione multimediale molto semplificata per un target generale ma anche didattico (scuole, università)
La logica dello storytelling non è quella di riprodurre un oggetto virtualmente ma è quella di trasformarlo in un’esperienza didattica e di apprendimento con elementi di carattere cognitivo e culturale di forte impatto mnemotecnico.
In tutte le sezioni la narrazione – disponibile anche in lingua inglese e spagnola – avviene in prima persona e si articola attraverso testi, immagini, video, audio, ed elementi interattivi fruibili secondo una time-line temporale e/o per contenuti singoli.
Sono quindi privilegiati i racconti diretti di testimoni, ma quando non disponibili, si farà ricorso ad attori professionisti anche con voci recitanti fuori campo.
Ologrammi
All’interno dell’APP gli ologrammi di Mattei e di altri personaggi permetteranno discoprire tutta la storia anche del contesto storico e geograficoGame Educational
All’interno dell’APP è anche possibile avere una sezione didattica che permette ai ragazzi di imparare a conoscere Metanopoli giocando
Lo Storytelling Digitale che qui si propone permette di valorizzare il luogo (Metanopoli) e la sua molteplicità culturale e territoriale coinvolgendo diversi target di audience. Il luogo e la sua cultura non possono avere un’interpretazione univoca in quanto suscettibili di essere compresi da punti di vista molteplici ed eterogenei, ciò comporta una complessità estrema del racconto, l’esperienza immersiva garantisce una comunicazione altamente coinvolgente a diverse tipologie di utenti, soprattutto nell’ambito scolastico grazie alle ricostruzioni storiche tecnologiche e video tridimensionali, che hanno l’obiettivo di non limitarsi a far ‘’visitare’’ il sito bensì a ‘’frequentarlo’’. Far rivivere la storia direttamente in classe, o più in generale ‘da casa’, ha tra l’altro valore di preparazione ad una successiva visita in loco, volta alla conoscenza del patrimonio culturale-storico-artistico che conserva Metanopoli.
Il progetto, nella sua interezza, volge ad una valorizzazione e riqualificazione dell’area, richiamando un turismo sociale ed ecologico-ambientale, anche di livello internazionale, presentando il prodotto finale multilingua di una APP per Smartphone, PC, Tablet, LIM e SMART TV, brevemente illustrata nelle immagini a fianco pagina.
Il Progetto di Storytelling Digitale
La filosofia del progetto
Enrico Mattei creò molto di più di un semplice spazio urbano costituito da edifici. La sua ambizione fu quella di realizzare un contesto nel quale si fece portavoce di una filosofia basata sulla sostenibilità ambientale, sulla fruibilità dai suoi abitanti, protagonisti veri di questo progetto. L’innovazione di un quartiere che esprime “il centro con l’energia al centro”2.
Il progetto urbanistico
«E questa sarà la città del metano, questa sarà Metanopoli» queste le parole dell’architetto Mario Bacciocchi. La nuova città prevedeva una zona esterna, caratterizzata dal Palazzo degli Uffici, dall’albergo e dai laboratori e una zona interna, costituita dall’area residenziale, dal centro commerciale, dalla scuola, dal centro sportivo e dalla chiesa di Santa Barbara.
La chiesa di S. Barbara
La chiesa, dedicata alla patrona delle attività minerarie, Santa Barbara, è protagonista della vita religiosa promossa dall’Eni e insieme alla piazza antistante definisce il centro di Metanopoli. Infatti, il suo progettista per sopperire alla mancanza di storicità del luogo parla di un borgo cresciuto nel tempo3, sviluppatosi attorno alla chiesa.
1 – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte. ‘Avventure urbanistiche e architettoniche dell’Eni di Enrico Mattei (1953-1962). Tra progetto e strategia aziendale’. Tesi presentata dalla Dott.ssa Dorothea Deschermeier. Tutor: Prof.ssa Pier Paola Penzo – Anno accademico 2006/07
3 – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, cit.
Andrea Perrotta, esperto in tecnologia, innovazione e cultura, è stato project manager e coordinatore in enti italiani ed esteri. Ha realizzato progetti di ricerca, innovazione e sviluppo per la valorizzazione del patrimonio nazionale archeologico, artistico ed ecclesiastico. Fondatore e CEO di e-bag SRL, società di riferimento nel settore del digital, storytelling e realizzazione di contenuti nel settore della cultura, dell’arte, dell’ambiente e delle scienze per l’Unione Europea, Ministero della Cultura, Diocesi e Chiese, Comune di Bologna, Edison, Terna, Istituto Superiore di Sanità, Museo Nazionale di Poznan, Museo Nazionale di Tbilisi, Fondazione Museo della Shoah, Palazzo Chigi.