A cura di Caterina Parrello, direttore editoriale Chiesa Oggi
Si è svolta a Cremona, dal 26 al 27 giugno presso l’auditorium “Giovanni Arvedi” del Museo del Violino, la Giornata nazionale dei Beni culturali ecclesiastici, l’evento che ogni anno riunisce i responsabili diocesani e gli operatori del settore.
Il titolo del convegno 2023 è “L’adeguamento liturgico come progetto. Un cammino ecclesiale nella cultura del nostro tempo”.
Docenti, architetti e addetti ai lavori si sono confrontati per una due-giorni, divisa in tre fasi, costruita su un tema quanto mai attuale per la Chiesa Cattolica, universale e locale.
Un argomento che vede anche la Diocesi di Cremona protagonista, grazie all’adeguamento liturgico della Cattedrale recentemente operato.
«Quello dell’adeguamento è un tema ancora in corso di sperimentazione. – ha detto Don Luca Franceschini, direttore dell’Ufficio nazionali per i Beni culturali e l’edilizia di culto della CEI – Pensiamo però che i tempi siano maturi per giungere a concretizzazioni, attraverso progetti che siano sia liturgicamente adeguati che artisticamente significativi».
Un tema che, secondo il delegato regionale Lombardia per i Beni culturali ecclesiastici, il Vescovo di Pavia mons. Corrado Sanguneti, è stato «troppo spesso oggetto di critiche infondate e pregiudizi». Anche da questo presupposto la necessità di un convegno che possa diventare un confronto coerente sull’argomento.
«La Cei sprona e incoraggia questo processo di adeguamento liturgico delle cattedrali, che non sono edifici da musealizzare, ma luoghi vivi», ha spiegato Don Alberto Giardina, direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale. «La chiesa edificio è immagine dell’abitante, ma anche del suo convenire rituale. E la cattedrale ne è la massima espressione».
«La cattedrale è una casa. E l’uomo, l’essere umano, necessita di una casa, di un ambiente domestico, familiare». Per questo la storia ha concepito la chiesa come una casa, pensando all’uomo come abitante.
I processi di adeguamento liturgico delle cattedrali in Italia hanno preso il via nel 2018, proprio con l’esperienza di Cremona, diventata progetto pilota. «Vogliamo proporre nuovi bandi – ha sottolineato da Don Luca Franceschini, perché vogliamo proseguire su questa strada».
E proprio un nuovo bando, illustrato dall’architetto Giuseppe Giccone, partirà il prossimo 18 dicembre e si svilupperà in tre fasi: pubblicazione della manifestazione d’interesse, individuazione delle Diocesi e affiancamento delle Diocesi. Gli esiti sono previsti per marzo 2024.