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La tutela dei beni culturali religiosi: i fulmini, fenomeni da non sottovalutare

Attraverso notizie più recenti, come quelle riportate da Don Luciano Della Riva nella sua testimonianza, ci si rende conto che, nonostante la frequenza degli eventi climatici pericolosi – in particolare quella dei fulmini – sia in continuo aumento, la loro pericolosità è purtroppo in molti ambiti ancora sottovalutata. 

Anche per quanto riguarda i beni culturali di interesse religioso – grande ricchezza del patrimonio artistico del nostro Paese – è necessario prevedere, oltre all’attività di promozione e valorizzazione, opportuni interventi di tutela e conservazione affinché non vadano distrutti o subiscano danneggiamenti a causa di tragici eventi naturali. Queste tipologie di problematiche, orami non più rimandabili, impegnano molte diocesi italiane a risolvere gravi situazioni di vulnerabilità formatesi nel tempo per via dell’assenza di soluzioni di difesa efficaci e preventive

Parrocchia S. Giorgio Martire Casale Corte Cerro (VB) – Installazione testa aerea parafulmine Euthalia all’interno del campanile 

Il caso del fulmine sulla Chiesa Cattedrale “S. Maria Matricolare” di Verona: il parafulmine non ha fatto il suo dovere? 

Un sistema parafulmine tradizionale, come quello installato sulla Chiesa Cattedrale “S. Maria Matricolare” di Verona si basa su un approccio passivo di funzionamento che prevede la presenza di punte metalliche la cui peculiarità è quella di “attirare” le scariche elettriche e dissiparle a terra attraverso le calate. Queste soluzioni cercano solamente di limitare i danni senza prevenirli e senza considerare la frequente possibilità che attirando e “portando a terra” la scarica del fulmine si possa verificare un pericoloso ritorno di energia all’interno dell’edificio attraverso tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche (impianto domotico, elettrico, audio, etc.) collegate con conduttore di messa a terra, come successo nella Chiesa Cattedrale “S. Maria Matricolare” di Verona. 

Quale soluzione allora? La lezione del sistema antivento

Come per il problema del vento che ha colpito la Chiesa di S. Zeno Maggiore di Verona – risolto mediante un intervento mitigatore della pressione – anche per il problema dei fulmini esiste una soluzione “simile”, innovativa, preventiva e rispettosa del valore estetico e culturale del patrimonio. 

Euthalia, mossa dal principio della prevenzione in un’ottica di sicurezza delle persone e delle cose, progetta ed installa innovativi sistemi di difesa da fulmini e sovratensioni equipaggiati con la tecnologia Ingelva, marchio leader nei mercati internazionali da oltre 70 anni. Attraverso la gamma di prodotti per la protezione da fulmini (antenne parafulmine, filtri aerei e filtri di terra) e da sovratensioni (scaricatori di sovratensione), gli innovativi sistemi Euthalia lavorano sulla prevenzione intervenendo continuativamente sulle condizioni di origine dei fulmini, evitando che si verifichi la scarica e non limitandosi semplicemente alla “captazione” della stessa in un’ottica di riduzione del danno. 

Oltre all’approccio “attivo”, ciò che differenzia le realizzazioni Euthalia rispetto a quelle delle aziende concorrenti è anche la particolarità dell’installazione all’interno della struttura: un valore aggiunto che consente di realizzare interventi a tutela del patrimonio con un’assoluta discrezione in termini di impatto estetico ed architettonico. 

Euthalia mette a disposizione di ingegneri, architetti e tecnici progettisti tutto il suo know-how e un ufficio tecnico di comprovata esperienza per l’analisi e l’implementazione di tutte le soluzioni di difesa da fulmini e sovratensioni in contesti di pregio architettonico e artistico, dalle piccole alle grandi dimensioni.

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