La formazione/informazione che crea consapevolezza
Arch. Nicoletta Ferrario
La mia esperienza lavorativa nell’ambito della sicurezza inizia più di 20 anni fa, subito dopo la laurea in architettura conseguita al Politecnico di Torino. Mio padre, imprenditore edile, con molta lungimiranza, mi consigliò di frequentare un corso specifico in materia di sicurezza sul cantiere e lì comincia la mia storia professionale.
“Operazione oratorio”
Nel 2010 Don Gianmario, allora coadiutore dell’oratorio della mia parrocchia, sapendo della specificità del mio lavoro, mi chiede un aiuto per capire come poteva essere gestita la sicurezza in oratorio, in riferimento ai volontari, alle dipendenti e anche alla struttura del fabbricato.
Il Don ha coinvolto, in questa “operazione oratorio”, anche altri oratori e loro coadiutori e parroci e nei mesi che sono seguiti ho fatto diversi sopralluoghi sia in provincia di Novara che fuori provincia.
Questi sopralluoghi prevedevano: controllo delle strutture (antincendio, conformità degli impianti, attrezzature, ecc…), controllo dell’organizzazione (mansioni dei lavoratori e dei volontari, gestione delle emergenze, ecc…) e controllo della sicurezza alimentare (se in presenza di cucine per preparazione e somministrazione dei pasti).
Formazione / Informazione
Si è poi passati a valutare le necessità di formazione/informazione dei lavoratori e volontari, in particolare di quei ragazzi che in oratorio si occupano di animazione in occasione di grest e campi scuola e ho svolto, insieme ad altri tecnici specializzati in altre materie, corsi di informazione in tema di sicurezza sul lavoro, antincendio, primo soccorso e haccp.
In alcuni casi si è anche ravvisata la necessità di nomina di un rspp.
Problematiche
Diverse sono le problematiche emerse:
1) spesso le strutture sono vecchie e sottoposte negli anni a scarsa manutenzione, necessitano spesso di adeguamenti strutturali, antincendio (vie di fuga, mezzi di estinzione, ecc), impiantistici (impianti elettrici, ad esempio, rivisti nel tempo parzialmente e per fasi e quasi mai certificati da un impiantista abilitato);
2) le persone che ruotano attorno alle attività oratoriali e parrocchiali si prestano, con dedizione, a svolgere attività di ogni tipo, spesso senza avere la preparazione tecnica adeguata e spesso senza conoscere i reali rischi legati alle attività svolte;
3) non ci sono quasi mai valutazioni dei rischi legate alle attività svolte e sono tantissime (animatori, catechisti, cuochi, camerieri, addetti alle pulizie, addetti alle manutenzioni, giardinieri, baristi, per citarne solo alcune);
4) spesso non ci sono attrezzature adeguate e anche su queste di frequente manca adeguata manutenzione (spesso sono attrezzature di recupero o donate);
5) quasi mai vengono consegnati i necessari dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe di sicurezza o antiscivolo, ecc);
6) il numero di proprietà ove vengono svolte attività sono moltissime e spesso note per essere destinate ad altro;
7) ove sono presenti attività di preparazione e di somministrazione dei pasti spesso non vi sono sistemi di controllo e gestione della sicurezza alimentare (manuali haccp e schede di controllo).
In sostanza gli oratori e le parrocchie sono tutto ciò che la norma della sicurezza non contempla. Quando, nella mia attività professionale, vengo chiamata ad incarichi in ambito parrocchiale ed oratoriale cerco innanzitutto di valutare la situazione nella globalità, facendo un’approfondita analisi e valutazione dei rischi, una buona check-list è la base per iniziare a lavorare, proprio come se mi trovassi in un’azienda.
Creare consapevolezza
Ritengo altrettanto importante la formazione/informazione che crea consapevolezza nello svolgimento delle attività per evitare incidenti ed infortuni, spesso si crede che queste attività non siano pericolose, ma in realtà i fatti hanno spesso smentito questa tesi.
Negli ultimi anni, poi, una nuova situazione si è venuta a creare, quella riferita all’inserimento nelle attività oratoriali dei ragazzi in alternanza scuola-lavoro e le scuole chiedono l’applicazione della normativa riferita al Dlgs 81/08 e s.m.i. per le attività svolte dagli studenti.