Architettura ed arte della nuova Cappella della Riconciliazione della Chiesa di San Francesco a Treviso
Il recente restauro della Chiesa di San Francesco a Treviso, edificata nel 1270 e oggi affidata ai Frati Minori Conventuali, si inserisce in un contesto di valorizzazione del patrimonio storico-religioso della città.
Questo intervento ha riguardato in modo particolare i paramenti murari delle cappelle adibite a penitenzieria, la ricollocazione di un frammento di affresco raffigurante la Madonna col Bambino e l’inserimento di nuovi volumi lignei sempre negli spazi adibiti a penitenzieria.
Il progetto, curato dall’architetto Michele Sbrissa di 593 Studio, si è svolto in due fasi principali: il restauro degli affreschi e i lavori per la Cappella della Riconciliazione.
L’intervento ha comportato una trasformazione significativa dello spazio della penitenzieria, che ha visto la rimozione dei confessionali esistenti per creare un ambiente dedicato alla preghiera e al raccoglimento.
Il progetto prevede l’inserimento di un complemento d’arredo ligneo, concepito come un volume indipendente dalle pareti della navata. Questo elemento, realizzato in legno di cirmolo e scolpito a sgorbia dall’artista Flavio Senoner, si inserisce armoniosamente tra le volte, delimitato parzialmente da un piano materico che lo separa dall’aula.
Questa distribuzione spaziale definisce una lettura dello spazio come “Cappella Gentilizia”, ovvero un ambiente collegato direttamente con la navata centrale e che divide funzionalmente e visivamente la cappella della Riconciliazione rispetto alle restanti cappelle che definiscono la navata laterale.
Un’elegante croce in rovere termotrattato, retroilluminata, divide lo spazio in quattro parti, creando un dialogo visivo e prospettico con la monumentale architettura della chiesa e la sua copertura a carena di nave rovesciata.
All’interno della navata laterale, lo spazio della cappella è definito da una lunga panca in legno che accoglie i fedeli, favorendo un momento di raccoglimento prima della riconciliazione.
La parete di fondo ospita la croce lignea, che segna visivamente il limite dello spazio dedicato ai confessionali, pensati per facilitare un dialogo intimo e riservato tra celebrante e penitente.
Un elemento centrale del restauro è stato il recupero degli affreschi cinquecenteschi presenti sulla volta della prima cappella, decorata con motivi a grottesche. Nonostante le buone condizioni conservative, la superficie si presentava annerita e ha richiesto un’accurata pulitura per riportare alla luce i colori originali. Particolare attenzione è stata riservata anche all’affresco della Madonna con Bambino, che è stato ricollocato per valorizzarne la visibilità e l’importanza storica.
Il progetto ha saputo interpretare e tradurre in termini architettonici il nuovo approccio della Chiesa nei confronti del sacramento della Riconciliazione, inteso non più solo come momento di penitenza, ma come esperienza di condivisione fraterna e perdono.
Questo intervento rispetta la storia e l’architettura della Chiesa di San Francesco, e la rinnova, rendendola più accogliente e funzionale per la comunità di oggi.
Michele Sbrissa
Architetto, master di secondo livello in tecniche di progettazione architettonica ecosostenibile e dottore di ricerca in all’Università Iuav di Venezia e HCU di Amburgo.
Sviluppa progetti di rigenerazione urbana ed architettura in Italia e all’estero, con un particolare interesse per l’architettura sacra e le comunità a cui fanno riferimento.
Committente: Collegio Antoniano Missioni Estere
Via S. Antonio n. 2 Camposampiero (PD)
Progettista:
593 STUDIO
ARCH. MICHELE SBRISSA
Via San Pio X, 181
31033, Castelfranco Veneto, TV
Team di progetto:
Arch. Raffaele Villano, Arch. Emanuele Baggio, Arch. Anna Disarò, Arch. Aurora Pizziolo, Arch. Alberto Simioni
In collaborarzione con:
Flavio Senoner, Scultore – Paramenti lignei scultorei
La Nova Sas – Realizzazione nuovi volumei lignei
Nuova Alleanza, Cooperativa – Restauro paramenti murari
Tipologia di intervento:
1. Restauro dei paramenti murari delle cappelle adibite a penitenzieria
2. Ricollocazione di un frammento di affresco raffigurante Madonna con bambino
3. Nuovi volumi lignei degli spazi adibiti a penitenziaria