Il sagrato di una chiesa non è uno spazio pubblico. Il sagrato di una chiesa è uno spazio privato. Il sagrato di una chiesa dovrebbe essere uno spazio privato ad uso pubblico
Progettare uno spazio privato ad uso pubblico può confondere le idee: lo recinto? Se così faccio lo proteggo
da atti vandalici, violenze, soprusi. Non lo recinto? Se così faccio lo rendo utilizzabile da tutti, aperto, fruibile.
Noi crediamo che uno spazio privato ad uso pubblico, sia uno spazio pubblico a tutti gli effetti: a maggior ragione se si tratta del sagrato di una chiesa.
Lo spazio pubblico è soprattutto spazio di relazione e quindi ben vengano panchine, statue, gradoni, sedute, rampe e tutto ciò che occorre per rendere il progetto, un’occasione per stimolare e alimentare l’incontro.
I materiali usati sono semplici e capaci di durare a lungo nel tempo: cotto di due colorazioni per il pavimento e ferro per le sedute ingentilite e rese più confortevoli grazie a dei cuscini di pietra.
Lo spazio è articolato da un disegno attento e preciso della pavimentazione e delle gradonate che consentono di sostare e relazionarsi anche all’interno del sagrato e non solo ai suoi margini.
La nuova statua del S. Pietro, anch’essa in cotto policromo, puntualizza la dedicazione della chiesa e riempie un vuoto di 50 anni di attesa per una scultura sempre voluta, ma mai avuta!
Sagrato della chiesa di S. Pietro a Galciana
Prato (PO) – Italy
Prato nel 2001 e composto da tre soci: Alessandro Corradini, Cristiano Cosi e Marcello Marchesini. MDU si occupa di progettazione architettonica alle varie scale.
Lavori: 2011-2012
Progettista: MDU architetti
Progetto delle strutture: Ing. Raffaele Tanzarella
Opere artistiche: Roberto Ceccherini, Scuola Leonetto Tintori
Committente: Parroco Don Luca Rosati
Dati intervento: superficie 200 mq