I fulmini colpiscono i campanili delle chiese perché solitamente sono gli edifici più alti e quindi attirano l’elettricità dell’atmosfera durante una tempesta. Inoltre, spesso i campanili sono fatti di materiali conduttivi come il metallo o hanno elementi metallici come le campane stesse, che favoriscono il passaggio della corrente elettrica. Per questo motivo, i campanili delle chiese sono uno dei luoghi più comuni dove i fulmini colpiscono durante le tempeste.
Durante la stagione dei temporali estivi, i fulmini possono rappresentare un pericolo per le strutture puntuali come i campanili delle chiese. In passato, ci sono stati numerosi casi di campanili distrutti dai fulmini.
Ecco i cinque casi più uno dei maggiori disastri di fulmini che colpiscono i campanili
1. Il campanile della Chiesa di San Giorgio a Lugo, Emilia-Romagna, Italia, che è stato colpito da un fulmine nel 1622 e completamente distrutto. È stato ricostruito nel 1820.
2. Il campanile della Chiesa di San Pantaleone a Castelnuovo Magra, Liguria, Italia, che è stato distrutto in un incendio dopo essere stato colpito da un fulmine nel 1907. È stato ricostruito nel 1924.
3. Il campanile della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, Francia, che è stato gravemente danneggiato da un incendio causato da un fulmine nel 2019. La sua ricostruzione è ancora in corso.
4. Il campanile della Chiesa di San Francesco a Pavia, Lombardia, Italia, che è stato distrutto da un fulmine nel 1919. È stato ricostruito nel 1927.
5. Il campanile della Chiesa di San Pietro a Copertino, Puglia, Italia, che è stato colpito da un fulmine nel 1954 e completamente distrutto. È stato ricostruito nel 1957.
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Parma: Il più grande sentito da tutta la città:
– Il campanile del Duomo di Parma, noto anche come Torre Ghirlandina, è alto ben 84 metri e costituisce uno dei simboli più riconoscibili della città emiliana.
– La torre fu costruita nel XII secolo in stile romanico e arricchita nel Corso dei secoli di decorazioni e particolari architettonici di vario genere.
– Nel 2001, durante un violento temporale, la Torre Ghirlandina fu colpita da un fulmine che causò danni significativi alla struttura. In particolare, il colpo divise in due un ampio arco posto nella parte superiore della torre, provocando la caduta di numerosi mattoni e la rottura di alcune travi di legno.
– Dopo il disastro, il campanile fu chiuso al pubblico e dovette essere sottoposto a lunghi lavori di restauro per ripristinare l’integrità strutturale e restituire alla torre il suo antico splendore.
– I lavori di riparazione furono completati nel 2006 e comportarono un intervento durato ben quattro anni, durante i quali gli esperti che si occuparono della torre dovettero risolvere numerose criticità tecniche e logistica.
– Oggi la Torre Ghirlandina è stata completamente ripristinata e restituita ai cittadini e ai turisti come uno dei monumenti più belli e caratteristici di Parma, protagonista indiscusso della skyline della città.