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I 900 anni della Cattedrale di Piacenza

Il 1122 è la data incisa sul portale destro della nostra cattedrale. Una data importante, quella da cui questa storia lunga 900 anni prende inizio. In quel tempo non esisteva un palazzo comunale, che sarebbe stato compiuto solo più di un secolo più tardi, e la cattedrale e il palazzo vescovile concentravano in sé vita religiosa e civile. Le formelle dei paratici, finemente scolpite sulle imponenti colonne, testimoniano come la costruzione del grandioso tempio fu sostenuta da tutta la città: l’intera comunità si strinse intorno al proprio vescovo per innalzare, sopra le casupole di legno e paglia, una monumentale architettura, divenuta presto simbolo e orgoglio della città stessa.

Nasce così, con questa forte connotazione di partecipazione e appartenenza, l’Ecclesia Mater. Il progetto viene concepito con la consapevolezza e il desiderio della collettività di lasciare qualcosa di importante di sé alle generazioni che sarebbero seguite, certi che la tanta bellezza di questo tempio avrebbe costituito una solida “casa di valori” per il futuro della nostra comunità.

La chiesa cattedrale viene eretta a partire dal grande terremoto del 1117, che aveva certamente danneggiato la precedente chiesa di Santa Giustina. La costruzione prende il via dalla facciata e dalle absidi, prosegue con l’innalzamento dei muri perimetrali, poi poco alla volta ingloba la precedente chiesa, procedendo parallelamente alla sua demolizione. Un processo lento, che vedrà pieno compimento solo intorno al 1235, segnando metaforicamente un cambiamento interno alla Chiesa piacentina, dove nulla si crea dal principio, ma piuttosto dove tutto si trasforma. Si parte da ciò che c’è e che si conosce, per dare vita al nuovo, che ha radici solide nella storia che lo precede. 

La cattedrale deve meravigliare, erudire, porre l’uomo di fronte alle proprie fragilità e indicargli una via sicura. La facciata prende gradatamente forma nelle sculture dei maestri Wiligelmo e Nicolò: si popola di una storia di fede che continuerà a parlare con forza in ogni tempo, in una continua tensione tra bene e male, tra vita e morte. È così che la cattedrale diviene a poco a poco emblema della città, luogo del silenzio e della preghiera, prezioso scrigno d’arte.

I 900 anni della cattedrale sono in qualche modo anche i 900 anni della nostra città, con le alterne vicende del tempo che si sono succedute.

Vita umana e vita religiosa si sono qui incrociate, cultura e spiritualità si sono vicendevolmente arricchite.
Da qui l’idea di un coinvolgimento corale delle principali istituzioni cittadine (la diocesi di Piacenza-Bobbio, il Comune di Piacenza, la Provincia di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Camera di Commercio di Piacenza, la Soprintendenza BAP di Parma e Piacenza, l’Università Cattolica, oltre a numerosi istituti e associazioni culturali del territorio, e la fondamentale partecipazione di Regione Emilia Romagna) per costruire insieme un calendario di eventi che muove su più fronti: dalle conferenze ai convegni di studi, dalle rassegne musicali alle rappresentazioni teatrali, pubblicazioni, visite guidate, attività didattiche, restauri, video mapping e molto altro.

Per dare attuazione a questo ambizioso progetto le istituzioni hanno sottoscritto un comitato di scopo aperto, dal quale ha preso vita un comitato di indirizzo con il compito di definire, coordinare e monitorare il corso delle iniziative. L’invito rivolto a tutti i piacentini è quello di guardare alla cattedrale nel 2022 con particolare attenzione, ricordando che essa è simbolo della nostra comunità che i nostri avi ci hanno lasciato con sentimenti di speranza, certi che in ogni tempo ci avrebbe invitato a riflettere, che sarebbe stato un costante aiuto a leggere il presente e tracciare nuovi cammini.

È nostro dovere celebrarne la memoria.

Si ringrazia per il contributo ricevuto Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio

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