Il territorio di Gorizia è protagonista di un drammatico percorso che attraversa tutto il Novecento.
A inizio secolo è una città multietnica in cui le diverse aspirazioni nazionali degli italiani e degli sloveni trovano un luogo di convivenza.
È poi attraversata dalla tragedia delle due guerre mondiali: trasformata in un campo di battaglia nel 1916, profondamente offesa nel 1945. Inoltre il periodo tra le due guerre è connotato dall’esasperazione nazionalista del fascismo.
Dopo il 1945 si accende uno scontro politico-ideologico di altro tipo, tra capitalismo e comunismo.
Per oltre 60 anni è rimasta divisa in due da un confine.
Nova Gorica, nata in seguito ai trattati di Parigi, diventa sin da subito un poligono simbolico e politico da ostentare nei confronti dell’occidente attiguo.
Dopo i primi euforici passi, in pochi anni la centralità del progetto Nova Gorica si tramuta in importanza locale: sia per il cambiamento dei rapporti politici ed economici tra Italia e Jugoslavia, sia per il cambiamento delle strategie nella modernizzazione jugoslava.
Quale è stato il ruolo dell’architettura in questo contesto così travagliato?
A cura dell’Ordine Architetti PPC di Gorizia
Il presente volume nasce da una precisa volontà del Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Conservatori e Paesaggisti di Gorizia che, in occasione di GO – 2025 (Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura 2025), ha voluto avviare questo progetto per raccontare l’architettura e l’urbanistica della conurbazione transfrontaliera Gorizia – Nova Gorica.
L’ idea, impostata dal precedente Consiglio e resa concreta con l’attuale mandato, ha rappresentato una grande sfida per un piccolo Ordine Territoriale come il nostro, ma è stata portata a compimento, con tenacia e determinazione, proprio per lasciare un segno tangibile della cultura architettonica del territorio.
Riscoprire il patrimonio architettonico del recente passato delle due città per cogliere gli elementi di qualità, le capacità di innovazione e il ruolo che gli architetti locali hanno avuto nel dibattito culturale dell’epoca, sono stati questi i principali obiettivi che hanno indirizzato le riflessioni di ventuno studiosi italiani e sloveni, coadiuvati rispettivamente dal prof. Paolo Nicoloso dell’Università di Trieste (Facoltà di Architettura di Gorizia) e dal prof. Luka Skansi del Politecnico di Milano.
A completamento del loro lavoro, si deve aggiungere la preziosa collaborazione dell’Istituto di Italianistica dell’Università di Lubiana (CON BRIO, Jerneja Umer Kljun, s.p. e Prevajalska pisarna Glagolite d.o.o.) per la traduzione sloveno-italiano e italiano-sloveno dei testi, di Trieste Traduzioni Congressi s.r.l. per l’appendice in lingua inglese e dell’architetto/fotografo Federico Rinoldi per l’interpretazione dei fatti architettonici e dei luoghi urbani descritti nel volume.
Inoltre, è doveroso ricordare l’apporto fondamentale dell’Associazione degli Architetti del Litorale, frutto di una comunanza di pensiero con il Consiglio dell’Ordine, un valore aggiunto che ha permesso di conseguire una visione organica del Territorio.
È importante evidenziare che, fino ad ora, non esisteva una raccolta unitaria che descrivesse l’architettura e l’urbanistica come aspetti fondanti dell’identità culturale del territorio transfrontaliero: da qui la volontà dello scrivente Ordine di donare motu proprio alla Comunità una pubblicazione di così alto valore scientifico e prodromica di iniziative di co-progettazione e di valorizzazione congiunta del Patrimonio architettonico e urbanistico.
Ciò che emerge, dalla lettura degli scritti, oltre alla particolare e travagliata storia di questo Territorio, è l’importanza della figura professionale dell’Architetto come connessione tra funzione sociale e culturale. Progettare, infatti, non può essere ridotto a un semplice accostamento di elementi architettonici, ma è un processo che nasce dall’interpretazione delle esigenze del contesto e della società, per dare forma al presente e preparare il futuro, come recita anche la motivazione del Premio 50+ di Architettura, svolto a novembre 2023, che ha visto il riconoscimento alla carriera di cinque nostri colleghi.
Alla luce di questi elementi è quanto mai necessario ricordare l’importanza che il nostro Paese si doti di una specifica Legge per l’Architettura: una legge quadro sulla qualità architettonica, urbana e ambientale che è già realtà in molti Paesi europei. Tra le molteplici motivazioni alla base di questa necessità è indispensabile, infatti, sancire come l’Architettura, e la sua qualità, siano un diritto del cittadino, in quanto rientrano nel novero di bene comune che, in quanto tale, ha come scopo quello di determinare effetti positivi nella vita quotidiana di ciascun individuo, nel welfare urbano e di produrre nuove e più significative dinamiche evolutive della società. L’Architettura, quindi, nelle sue diverse espressioni, si configura quale pratica di rilevante e preminente interesse pubblico: da questo elementare principio bisogna prendere le mosse per una svolta culturale di cui c’è un assoluto bisogno.
L’Architettura è, quindi, in stretta relazione con la cultura. L’approfondimento, la divulgazione della conoscenza del patrimonio architettonico, del suo linguaggio e del suo significato sono, infatti, strumenti fondamentali per poter innescare una concreta trasformazione da un punto di vista sociale, economico e culturale di un territorio.
Questa pubblicazione vuole, quindi, mettere in luce quelli che sono stati i protagonisti, il dibattito culturale e i progetti che hanno caratterizzato la storia del Territorio Goriziano degli ultimi 100 anni, con la consapevolezza che guardare il passato deve servire a far comprendere le capacità culturali e le competenze proprie della figura dell’Architetto in tutte le sue declinazioni.
SCHEDA libro
Gorizia-Nova Gorica: Architettura e urbanistica del Novecento / Arhitektura in urbanizem 20. stoletja
a cura di: Paolo Nicoloso, Luka Skansi, Ferruccio Luppi
testi di: Elena Bassi; Ingrid Boem; Alenka Di Battista; Polona Filipič Gorenšek, Eva Sušnik e Aleksandra Torbica; Gorazd Humar; Simon Kerševan, Nataša Kolenc e Tina Jazbec; Marko Korošic; Marta Lombardi; Ferruccio Luppi; Alessandra Marin; Alessandro Morgera; Paolo Nicoloso; Lucia Panzera; Loredana Pin; Ivan Portelli; Sergio Pratali Maffei; Luka Skansi; Matej Štanta; Francesca Tondello
campagna fotografica: Federico Rinoldi
editore: Gaspari, Udine
formato: 24×28
legatura: brossura con alette
pagine: 384
pubblicazione: novembre 2024
lingua: italiano, sloveno, inglese
ISBN: 979-12-5655-027-2
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