I temi affrontati durante il FORUM CHIESA IN CANTIERE mirano alla diffusione di alcune buone pratiche da seguire in previsione di una corretta valorizzazione del patrimonio stesso. L’obiettivo è quello di sostenere la conoscenza dei nostri beni attraverso il lavoro e la ricerca volta alla conservazione del bene stesso. La revisione del Concordato (l’Accordo tra lo Stato Italiano e la Chiesa cattolica del 1984) ha definito, tra le altre cose, la possibilità di impiegare parte dei contributi dell’8xmille destinati alla Chiesa Cattolica per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali.
Durante il FORUM sono stati presentati diversi CASI STUDIO che hanno individuato ulteriori forme di finanziamento pubblico/privato a completamento dei contributi 8×1000 della CEI. L’incontro rivolto ai professionisti e ai responsabili dei beni culturali ed è stata prevista anche attività di networking tra i partecipanti al fine di migliorare la rete relazionale tra professionisti
Apertura dei Lavori: Collaborazione e Impegno per la Conservazione del Patrimonio Ecclesiastico Italiano attraverso il Restauro e la Valorizzazione.
Forum CHIESA IN CANTIERE, Milano 20 novembre 2024
Introduzione di Caterina Parrello, direttore editoriale CHIESA OGGI:
Il Forum CHIESA IN CANTIERE è alla sua seconda edizione e ha ricevuto il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Edilizia di Culto della CEI e dell’Ufficio per il Sostegno della Promozione 8xmille della Chiesa Cattolica.
Abbiamo organizzato questo incontro come seconda tappa dopo il primo Forum che si è svolto a Milano lo scorso 29 maggio 2024 ( https://www.chiesaoggi.com/forum-chiesa-in-cantiere-la-vulnerabilita-del-patrimonio-culturale-ecclesiastico-29-maggio-2024-a-milano/ ) . L’obiettivo di questi incontri è focalizzarsi sulla conoscenza e valorizzazione del nostro patrimonio culturale ecclesiastico, sia monumentale che artistico. Nella prima edizione, ci siamo concentrati sulla vulnerabilità del nostro patrimonio, presentando diversi case history in cui il patrimonio è stato messo a rischio, principalmente a causa degli effetti esterni e dell’invecchiamento degli edifici.
Tra l’incontro di maggio e questo di novembre, si sono svolte le “Giornate Nazionali” organizzate dall’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della CEI. Nell’incontro dell’11e 12 maggio che si è svolto a Catania ( https://www.chiesaoggi.com/giornata-nazionale-catania-il-10-e-l11-maggio-2024 ) sono stati celebrati i 40 anni dalla firma del Concordato e si è discusso dell’evoluzione della cura del patrimonio da parte dell’Ufficio Nazionale dei Beni Culturali. Il 27 e 28 giugno, durante il convegno svoltosi a Cagliari ( https://www.chiesaoggi.com/giornata-nazionale-bce-2024-giugno-cagliari/ ) si è discusso sul patrimonio architettonico del ‘900, un patrimonio recente che richiede attenzione, proprio come quello storico. La ricerca e l’innovazione sono cruciali per la cura di questo patrimonio.
Il programma del FORUM CHIESA IN CANTIERE 20 novembre 2024 ha previsto due momenti di incontro distinti. Durante la prima parte abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare il contributo dell’Ufficio per il Sostegno e la Promozione dell’ 8×1000, che ha illustrato come vengono utilizzati i fondi in modo trasparente per finanziare gli interventi sul patrimonio. A seguire, abbiamo ricevuto il contributo di progettisti che con le loro esperienze pratiche, come quella testimoniata dall’architetto Luisa Bocchietto, che hanno illustrato come questi finanziamenti possano essere integrati con altri fondi e come le strategie di gestione possano completare la ricerca di finanziamenti.
Don Luca Franceschini, direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali – CEI , ha inviato un videomessaggio di saluto, perché impegnato nella prima Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia, un evento di grande successo che ha visto la partecipazione di oltre 1000 delegati. Sebbene non possa essere fisicamente presente, il suo saluto è un messaggio importante per l’indicazione e la prospettiva di questo incontro.
Don Luca Franceschini, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della CEI, sottolinea l’importanza della collaborazione tra Chiesa e professionisti del restauro. L’intervento dell’8xmille ha contribuito alla conservazione di migliaia di chiese, garantendo la tutela del patrimonio storico e culturale per le future generazioni.
Don Luca Francheschini ( videomessaggio). Al tavolo dei relatori: Arch. Luisa Bocchietto, Arch. Caterina Parrello, dott. Paolo Cortellessa.
Messaggio di Don Luca Franceschini:
Salve a tutti,
Mi dispiace di non poter essere personalmente presente al Forum Chiesa in Cantiere sulla valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. Vi porto comunque i saluti anche dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e dell’Edilizia di Culto. Sono molto felice che, forse per la prima volta, non sia la Conferenza Episcopale Italiana a proporre una riflessione sull’uso dei fondi dell’8xmille, ma che lo facciano altri per comprendere la forza che questo strumento, creato dopo la revisione del Concordato 40 anni fa, ha acquisito grazie al lavoro delle diocesi.
Le diocesi, sulla base della struttura nazionale, si sono organizzate con un ufficio diocesano per i Beni Culturali, inizialmente per la catalogazione dei beni artistici nelle chiese, e successivamente con un ufficio per l’edilizia di culto, per monitorare il patrimonio attraverso catalogazioni, visite sul territorio e la creazione di schede fotografiche. Questo lavoro ci consente oggi di disporre di oltre 6 milioni di schede di catalogo, comprendenti opere d’arte, libri, documenti, e edifici.
Mi sembra estremamente interessante che si stia riflettendo su questo tema, partendo da buone pratiche, in cui i fondi dell’8xmille vengono integrati con altri meccanismi di raccolta. D’altra parte, è proprio nello spirito del tipo di contributo che offriamo alle diocesi e parrocchie il fatto di dover cofinanziare i progetti. È stato infatti sperimentato che i progetti finanziati al 100% spesso non producono risultati fruttuosi, perché si presta meno attenzione alla valutazione dei costi e si perde la sensibilità per il valore del patrimonio che custodiamo come comunità, parroci, e consigli per gli affari economici.
Desidero ringraziarvi sinceramente per questa occasione di riflessione, confidando di poter conoscere quanto emergerà in questo forum come arricchimento reciproco. Saluto tutti e auguro un buon esito all’incontro, sperando che si continui a lavorare nella salvaguardia di questo grande patrimonio che ci è affidato. Questo patrimonio non è nostro, ma appartiene alle nostre comunità, alle persone, ed è un bene condiviso con tutta la comunità nazionale italiana. Vogliamo che sia sempre più fruibile e diventi un’opportunità di arricchimento spirituale e culturale, anche per i turisti, i visitatori e i curiosi che entreranno nei luoghi che i nostri padri hanno costruito e che noi conserviamo, continuando a costruirli dove necessario.
Chiusura introduzione e Apertura dei contributi caso studio:
Il programma prosegue con l’apertura dei contributi dei Casi Studi selezionati.
Modera l’arch. Caterina Parrello, che riprendendo quanto già affermato da Don Luca Franceschini apre il tavolo dei lavori ponendo la prima riflessione “Come coinvolgere le comunità?” È vero che il patrimonio ecclesiastico è un patrimonio della Chiesa, ma è altrettanto vero che il patrimonio culturale artistico ecclesiastico è un patrimonio di tutti. Dobbiamo trovare il modo migliore per coinvolgere le comunità in questa preservazione.
Scopri gli altri Video del Forum CHIESA IN CANTIERE 2024 (in aggiornamento)