Dalle forme barocche al design contemporaneo: la pietra e le sue forme mutevoli
Cusenza Marmi ha iniziato riproducendo copie d’antico, e ha quindi studiato le tecniche e le forme del passato, specie quelle del Barocco Siciliano, ricche di orpelli e ghirigori, per poi affacciarsi al design, toccando con mano le differenze stilistiche di epoche diverse, passando da forme ricche e articolate a forme talvolta squadrate e lineari, talvolta morbide e sinuose, più concettuali, meno appariscenti.
La pietra, quindi, si plasma e assume mutevoli forme dettate dal tempo (l’epoca), rimanendo però, una volta plasmata, immutabile nel tempo.
Dagli strumenti tradizionali al digitale: nasce così l’artigiano 2.0
L’attività di Cusenza Marmi, su bassorilievi ed altorilievi atti ad impreziosire le loro opere, inizia col “tirapunti“, con i modelli in creta, con lima e raspino, strumenti usati dal maestro Michelangelo per realizzare le sue opere.
Nel tempo, l’azienda si è evoluta, introducendo nuove tecnologie, comprendendo però che ciò che fa la differenza resta sempre il valore umano.
I suoi maestri, oggi, adoperano nuovi strumenti tecnologici in grado di arricchire la propria sapienza artigianale, adeguandola al gusto attuale, mantenendo al contempo la centralità della mano dell’artigiano.
Cusenza Marmi introduce così dei macchinari computerizzati, che velocizzano il processo produttivo. Dalla modellazione con la creta per i bozzetti si passa quindi alla modellazione 3D, dando vita così ad una figura nuova: un artigiano 2.0, evoluto, una fusione tra l’artista classico e l’artigiano digitale.
L’esperienza di Cusenza Marmi nel settore liturgico e il lavoro in tandem con gli architetti
Il primo lavoro a tema liturgico, all’interno di una chiesa, eseguito da Cusenza Marmi, fu subito tra i più prestigiosi: nel lontano 1996 l’azienda fu incaricata, dal compianto vescovo Amoroso, di realizzare i nuovi luoghi liturgici della Cattedrale di Trapani, collaborando a stretto contatto con mons. Valenziano, tempio vivente del sapere liturgico, che guidò questi straordinari artigiani nella realizzazione delle opere e che ebbe a definire nel suo libro: “I luoghi liturgici della cattedrale di Trapani“, 1998, come primo fulgido esempio di adeguamento alla riforma del Concilio Vaticano II.
Da quell’esperienza ne giunsero, negli anni, delle altre: Cusenza Marmi ha realizzato altari, amboni, fonti battesimali, porta ceri pasquali, in diverse chiese della provincia di Trapani prima e poi nelle diocesi di Cefalù, Palermo, Catania, Acireale, fino a giungere in America in una chiesa nei pressi di Chicago.
Nella realizzazione di queste opere, Cusenza Marmi lavora a stretto contatto con gli architetti titolari del progetto, cercando di esprimere al meglio la loro idea. Dotati di macchinari a controllo numerico di ultima generazione, uniti al know how acquisito in ormai 30 anni di attività nel settore ecclesiastico, l’azienda sa soddisfare le esigenze dei progettisti e dei parroci.
Dai materiali antichi ai marmi moderni: l’esempio della Madonna di Fatima ad Erice
Cusenza Marmi lavora molto spesso su progetto, e si adatta quindi alle richieste dei progettisti nell’uso delle varie pietre e marmi, consigliando al contempo la scelta migliore tenendo conto anche delle peculiarità di ogni materiale.
Gli artigiani della Cusenza Marmi hanno un’ottima conoscenza dei materiali antichi, come il diaspro antico di Sicilia e il giallo antico di Castronovo (di cui sono gli unici al mondo a possedere ancora delle riserve), che spesso usano nei restauri di elementi presenti all’interno delle chiese più antiche, o come inserti in elementi nuovi inseriti in contesti antichi.
In nuove chiese, come quella di Madonna di Fatima ad Erice, hanno utilizzato dei marmi più “moderni” come l’avorio di Segesta, dal fondo omogeneo e dal color avorio con qualche vena dorata. Ogni progetto ha il suo marmo e l’azienda non ha problemi a reperirlo e lavorarlo.
Non solo artigiani ma anche scultori: lo stile della Cusenza Marmi
L’esperienza delle copie d’antico è stata un’ottima palestra, per Cusenza Marmi, e ha permesso all’azienda di perfezionare tecnica e stile nella realizzazione di sculture sia religiose che pagane. Una delle loro opere maggiormente riuscite è una Madonna con bambino in bianco statuario con manto e drappeggio finemente decorati a mano con inserti in foglia d’oro.
Non vogliono attingere, nelle loro opere, a un solo stile alla volta: vi è invece il tentativo di mescolare e far coesistere insieme varie epoche e stili.
Fontane e giochi di luce, tra contemporaneità e tradizione
Le sfide non sono mai troppe per Cusenza Marmi. Tutto ha inizio quasi per gioco, quando gli artigiani della CM, “folgorati” dopo una visita alla “Casa Professa” di Palermo, una chiesa che rappresenta uno dei massimi esempi del Barocco Siciliano, hanno deciso di voler provare a replicare l’intarsio tipico di questo stile.
Hanno così rivisitato lo stile, creando una serie di fontane in stile Barocco Siciliano, originali, uniche. La tradizione non è l’unica ispirazione per le fontane: la Cusenza Marmi ha realizzato fontane dal design più contemporaneo installando le sue opere in svariate parti del mondo.
Sedersi su una molletta di marmo
Un’altra idea geniale è quella della molletta di marmo utilizzata e proposta come panchina, idea nata per caso, dall’esigenza di un cliente di realizzare qualcosa di inusuale, d’impatto, l’idea è giunta osservando sulla scrivania una molletta porta documenti.
Per gli artigiani della Cusenza Marmi, osservare il mondo che li circonda è spesso la miglior fonte di ispirazione!
Pavimenti, stemmi, oggetti di lusso e design
Gli artigiani di Cusenza Marmi sono famosi per la realizzazione di opere impossibili, irrealizzabili per i più. Ecco che una vasca da bagno in marmo, rivestita con tessere in madreperla, tramate a “spina di pesce”, diventa una sfida nuova che l’azienda completa con successo.
Ad esempio, è il caso di ricordare la realizzazione di un tavolo per un salone di bellezza lussuoso di Bruxelles, dal design moderno ed estremo e dalle misure ragguardevoli, che li ha spronati a dare il meglio, a fare decine di prove, tentare approcci nuovi, navigare in acque sconosciute che richiedono coraggio e un pizzico di follia.
Ogni oggetto, ogni progetto, si lega, per questi artigiani, a dei ricordi, specie quando sono chiamati anche all’installazione, il ricordo diventa memorabile:
“Come dimenticare la soddisfazione provata nell’essere invitati a pranzo, dopo la consegna dei lavori, nella villa privata dello stilista Dolce di D&G?
O l’essere ospitati e trattati come Capi di Stato (così ci disse l’ambasciatore italiano), quando andammo a consegnare lo stemma dello stato del Qatar.
Oppure, ancora, quando fummo chiamati a realizzare il nuovo ambone per la chiesa di Isnello, piccolo comune montano delle madonie, e ci ritrovammo a lavorare di notte coccolati e aiutati dai parrocchiani, pur di finire in tempo prima di Pasqua. Decine e decine di ricordi così…”
Un riconoscimento prestigioso: tra i 75 artigiani del Libro d’Oro dell’Eccellenza Artigiana Italiana
Cusenza Marmi ha ottenuto un’importante onorificenza: la presenza nel Libro d’Oro dell’Eccellenza Artigiana, un libro che vuole custodire il sapere manuale artigiano italiano, un vero e proprio scrigno dei “Tesori Viventi”. All’interno vi sono tra le migliori maestranze italiane suddivise per area di attività.
È un riconoscimento che ha cadenza biennale. La prima edizione, nel 2016, ha “raccolto” i migliori 75 artigiani d’Italia, tra cui il fondatore della Cusenza Marmi, Gaspare Cusenza.
Aver ricevuto il titolo di Maestro d’Arte e Mestiere, alla presenza del presidente Mattarella, ha significato molto per quest’azienda, perché riconosce il valore e il sacrificio di una vita dedicata a questo lavoro, cercando sempre, come fine ultimo, l’eccellenza.
La Sicilia e la contaminatio: una profonda fonte di ispirazione
Per Cusenza Marmi, la Sicilia è una grandissima fonte di ispirazione. Hanno sempre pensato alla Sicilia come all’esempio più vero, più concreto di come l’integrazione culturale possa essere fucina di nuove idee e nuovi stili.
La Sicilia, nel corso dei secoli, ha visto susseguirsi decine di popoli diversi, spesso in profondo contrasto tra di loro, ed ognuno di questi ha lasciato traccia del proprio passaggio: i Fenici, i Greci, i Cartaginesi, i Romani, gli Arabi, i Normanni e, più recentemente, gli Spagnoli e Francesi.
Quello dei Siciliani è un popolo permeabile, che col tempo ha imparato che l’invasore è meglio accoglierlo che combatterlo, che tanto non può che arricchirli ancora un po’.
La più grande ricchezza del popolo Siciliano è la contaminatio di popoli, di stili, di idee. In ciò che realizzano c’è quindi spesso la rivisitazione di stili e tecniche passate attualizzate al nostro tempo. La Sicilia è una terra che vive di contrasti, nel cibo, nell’arte, nella geografia, nel suo popolo: è fonte costante di ispirazione.
L’artigiano come esecutore di una melodia progettata da un architetto
L’attività di Cusenza Marmi può essere descritta con un’efficace metafora dal mondo della musica: questi artigiani si definiscono, più che compositori, degli esecutori della musica.
Quest’attività potrebbe essere paragonata a quella di Paganini: gli artigiani della Cusenza Marmi eseguono al meglio le opere che vengono loro proposte.
Per quanto riguarda le opere di design, gli artigiani della Cusenza Marmi collaborano a stretto contatto con architetti e designer, che commissionano loro lavori più disparati, progetti esclusivi. Per la Cusenza Marmi è quindi sempre una nuova sfida, tramite la quale l’azienda si mette alla prova.
Non solo grandi opere, ma anche complementi d’arredo per la casa: la Cusenza Marmi realizza tavoli, lavabi, oggetti per noti brand del lusso.
Le creazioni della Cusenza Marmi hanno sempre un forte riferimento al contesto, e sono frutto dell’esperienza acquisita mediante la sperimentazione continua e con esperienze sempre nuove e stimolanti.
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