Prevenzione, Innovazione e Valorizzazione
Arch. Caterina Parrello
Direttore Editoriale CHIESA OGGI
Il patrimonio culturale non è eterno e il suo degrado è un processo che possiamo rallentare ma non evitare. Il modo in cui un bene si deteriora dipende dalle caratteristiche del materiale di cui è costituito e dall’ambiente in cui si trova.
Durante gli ultimi cent’anni il nostro patrimonio si è molto deteriorato non solo per le cause naturali di degrado, dovute anche ai continui cambiamenti climatici, ma anche per le trasformazioni politico-economiche quali l’aumento della popolazione, lo sviluppo urbano, l’incremento del turismo, senza parlare delle distruzioni dovute alle guerre.
Alcuni dei fattori responsabili del degrado hanno un effetto catastrofico e immediato come nel caso di terremoti, dissesti idrogeologici, o cause di distruzione come bombardamenti ecc. Altri hanno un’azione graduale e cumulativa le cui conseguenze sono visibili dopo un periodo di tempo più o meno lungo. Altri fattori negativi sono la mancanza di manutenzione, l’abbandono e l’assenza di una legislazione adeguata.
Quindi diventa importante mettere in atto strategie e azioni mirate alla conservazione del proprio patrimonio culturale attraverso una corretta attività di prevenzione e di valorizzazione, perché il patrimonio rappresenta la cultura e l’identità di una popolazione, perché è un mezzo per capire le diversità e nello stesso tempo i legami culturali fra i vari popoli favorendo la reciproca comprensione, perché è vulnerabile e fragile e soprattutto perché trasmette diversi messaggi e valori (storici, politici, sociali, artistici, estetici, religiosi, naturali ecc.) che possono evolvere nel corso dei secoli.
Un fattore importante è la consapevolezza del valore del patrimonio da parte della comunità che in esso si identifica.
Bisogna sostenere una continua attività di “informazione” e “formazione”, perché la sopravvivenza del patrimonio è legata in modo diretto alla conoscenza del bene stesso.
E’ in quest’ottica che CHIESA OGGI organizza a Milano il prossimo 29 maggio il convegno dal titolo “Vulnerabilità del Patrimonio Ecclesiastico. Prevenzione, Innovazione e Valorizzazione“, inserito nel programma FORUM CHIESA IN CANTIERE, come occasione per affrontare il tema proposto attraverso una serie di casi studio che mirano alla diffusione di alcune buone pratiche da seguire in previsione di una corretta valorizzazione del patrimonio stesso.
L’obiettivo è quello di sostenere la conoscenza dei nostri beni anche attraverso il lavoro e la ricerca volta alla conservazione del bene stesso.