La redazione di Chiesa Oggi riconosce l’importanza delle tradizioni famigliari che da generazione in generazione si tramandano più che i segreti del mestiere, si tramando la passione del fare con impegno e massima qualità. Oggi abbiamo voluto intervistare Claudio Bonizzi, titolare della Inzoli cav. Pacifico di Bonizzi. Vedi qui il sito web www.inzoli-bonizzi.com
Come nasce la Inzoli cav. Pacifico di Bonizzi F.lli?
Claudio Bonizzi: L’azienda nasce nel 1867, quando Pacifico Inzoli (1843-1910) di Crema, allievo dei Lingiardi, trasmette per l’Italia (si hanno lettere e documenti d’archivio che testimoniano questa esperienza) la forte influenza operistica, che aveva portato alla trasformazione dello strumento “organo”, con dimensioni molto più ampie e con registri diversi ad imitazione dell’orchestra.
Nel 1879 viene realizzato l’esemplare simbolo dell’organo tipico del’800, tra i più grandi di Europa, con più di 4.000 canne: l’organo della Cattedrale di Cremona (CR), del quale restano ancora le canne di mostra. Recentemente abbiamo donato al museo di Crema – Sezione Arte Organaria – le forme in legno di noce che sono state realizzate per costruire le prime canne.
Altri strumenti di rilievo realizzati da Pacifico Inzoli sono quelli del Santuario dalla Madonna di Loreto (AN) e della Madonna del Rosario in Pompei (NA).
L’evoluzione tecnologica
Claudio Bonizzi: Pacifico Inzoli in seguito si adeguerà alle nuove esigenze organistiche e dalla costruzione dell’organo meccanico passerà a quella dell’organo pneumatico.
Tra la fine del’800 e l’inizio del ‘900, Pacifico Inzoli costruisce più di 400 strumenti e fa portare l’elettricità a Crema, richiedendola per la sua industria. Dopo la morte di Pacifico Inzoli, nel 1910, i figli Lorenzo (1918), Giuseppe (1941) ed il genero Attilio Trezzi (1956) portano avanti l’azienda che conta più di 40 dipendenti e ha una grossa produzione. Purtroppo, anche a causa della guerra, si assisterà ad un arresto nella costruzione negli anni a seguire. Nel 1956, con la morte dell’ultimo esponente della famiglia Inzoli, viene chiesto a mio padre Luigi Bonizzi, capo fabbrica, che allora aveva trent’anni di fare il grande salto e di rilevare l’azienda. Ne continuò l’attività sino al 1984, anno della sua scomparsa. Da allora la “Inzoli Cav. Pacifico di Bonizzi F.lli”, con sede in Ombriano di Crema, continua la sua attività con i figli: io (Claudio) ed Ennio, coadiuvati dalle sorelle Maria Teresa e Cristina.
Oggi tra restauro e produzione di nuovi organi
Claudio Bonizzi: Ai giorni nostri, oltre alla produzione di organi nuovi, ci occupiamo soprattutto del restauro di organi antichi. Dagli anni Ottanta ad ora sono circa 200 gli strumenti restaurati. Gli interventi di restauro eseguiti ci hanno permesso di creare una banca dati notevole che serve poi per la realizzazione di organi nuovi, tornati principalmente alla tradizionale trasmissione meccanica, dopo essere passati per quella elettrica, oggi elettronica.
Un tesoro nascosto a Milano
Claudio Bonizzi: L’ultimo strumento di una certa importanza, recentemente realizzato, è un organo a tre tastiere per la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto a Milano: lo strumento è completamente inserito in una cassa espressiva, da dove azionando le griglie fuoriesce il suono.
L’organo è uno strumento che ha subìto molte modifiche nella storia, contrariamente ad altri strumenti musicali, come ad esempio il violino.
Ai giorni nostri, oltre alla produzione di organi nuovi, ci occupiamo soprattutto del restauro di organi antichi. Dagli anni Ottanta ad ora sono circa 200 gli strumenti restaurati. Gli interventi di restauro eseguiti ci hanno permesso di creare una banca dati notevole che serve poi per la realizzazione di organi nuovi, tornati principalmente alla tradizionale trasmissione meccanica, dopo essere passati per quella elettrica, oggi elettronica.
L’ultimo strumento di una certa importanza, recentemente realizzato, è un organo a tre tastiere per la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto a Milano: lo strumento è completamente inserito in una cassa espressiva, da dove azionando le griglie fuoriesce il suono.
L’organo è uno strumento che ha subìto molte modifiche nella storia, contrariamente ad altri strumenti musicali, come ad esempio il violino.
Finanziamenti sia per il restauro che per realizzazione di nuovi organi, cosa fare?
Claudio Bonizzi: In questi ultimi anni, si è assistito ad una maggiore richiesta di interventi di restauro piuttosto che alla realizzazione di nuovi strumenti. Nelle chiese antiche si ha un’acustica ottima e l’organo è posizionato principalmente in cantoria per la migliore diffusione del suono.
Nelle chiese costruite intorno agli anni ‘50 o ’60, si ha un’acustica compromessa, perché il materiale utilizzato nella costruzione dell’edificio è in prevalenza il cemento armato. Inoltre spesso gli strumenti erano costruiti senza cassa di risonanza, elemento fondamentale dal punto di vista estetico, funzionale (protegge le parti interne) ed acustico.
La progettazione architettonica
Per quanto riguarda le chiese moderne di nuova realizzazione, spesso si incontrano diverse problematiche, a partire da quella estetica. Molte volte non c’è lo spazio sufficiente per collocare l’organo e quindi si deve sin dal progetto collaborare con gli architetti per identificare lo spazio adeguato.
La sostenibilità economica
Nella progettazione bisogna tener conto dell’importanza dell’organo, che è veicolo di cultura, oltre che di accompagnamento liturgico. Ne è un chiaro esempio la chiesa S. Michele Arcangelo in Rocca Massima (LT), dove dal 1999, anno di realizzazione di un nuovo organo a trasmissione meccanica, si realizza una rassegna organistica annuale con i più grandi organisti a livello internazionale.
L’organo non serve solo come accompagnamento liturgico, ma come strumento che apre le porte della chiesa alla gente e alla cultura.