Le capriate lignee sono elementi presenti in gran parte delle nostre chiese e dei nostri beni e hanno il compito fondamentale di sorreggere le coperture. Dalla loro sicurezza dipende la sicurezza della copertura, dell’intero edificio e anche di tutta la comunità che vi accede.
Spesso vengono relegate in secondo piano nella manutenzione dei beni, eppure dovrebbero essere protagoniste di una manutenzione preventiva e programmata. Ecco perché:
1 – Le capriate sono elementi vivi che invecchiano nel tempo
L’errore più grande nella manutenzione delle capriate è pensare che, se una capriata è rimasta immobile per decenni o secoli, sarà in grado di rimanere immobile per sempre. Questo è un ragionamento imprudente in quanto la capriata è un elemento vivo, che subisce sollecitazioni e mutamenti nel tempo.
È sempre importante assicurare che la capriata sia in buone condizioni, perché l’innesco di criticità mette a rischio la stabilità delle coperture e, solo mantenendole sicure è possibile garantire durabilità a queste strutture e allungare la loro vita utile.
2 – Composte da semplici incastri: quanto è solido l’equilibrio?
Le capriate sono sistemi geniali perché sostengono la copertura attraverso semplicità di geometrie
geometrie e materiali. Si tratta di semplici incastri e pertanto la funzionalità di ogni componente è fondamentale per garantire l’equilibrio della struttura. Ma è sufficiente che un elemento si dislochi dalla sua posizione originaria per far sì che l’equilibrio della capriata venga a meno.
3 – I dissesti possono portare a crolli: ce lo dicono anche i casi di cronaca
Se le criticità strutturali delle capriate vengono trascurate e non presidiate, possono evolversi nel tempo e danneggiare le capacità strutturali della capriata. I casi di cronaca ci riportano “crolli improvvisi della copertura” ma spesso si tratta di un’evoluzione di dissesti costanti nel tempo, che possono avere poi conseguenze di diverso ordine.
Dalla situazione in cui l’equilibrio di una capriata va a causare il cedimento della capriata stessa, si arriva poi ad un effetto catena in cui a cedere può essere l’intera copertura, oppure, nel peggiore dei casi, la capriata va a generare spinte sulle murature sottostanti, e quindi a provocare crolli anche nell’edificio.
4 – Possono diventare una vulnerabilità sismica
Le vulnerabilità delle capriate possono rimanere latenti per lungo tempo, ma attivarsi improvvisamente in caso di sisma. In caso di sisma le vibrazioni del terreno si propagano fino alla copertura, attraverso intense sollecitazioni orizzontali e le vulnerabilità presenti sono i primi elementi a danneggiarsi in caso di sisma, mettendo a rischio la stabilità della copertura.
C’è da evidenziare che le capriate oggi vengono costruite considerando il rischio sismico, ma la stessa cosa non vale per le capriate storiche, che infatti non erano concepite con dei presidi sismici adeguati. Ci troviamo quindi a gestire capriate storiche che, ad esempio, sono sprovviste di controventi nella copertura per ridurre il rischio sismico e risultano quindi esposte alla perdita di equilibrio e al rischio di ribaltamento.
5 – Sono gli elementi più esposti alle intemperie
Le capriate sono poste nella parte sommitale degli edifici e sono la parte più esposta alle azioni climatiche come pioggia, umidità, sbalzi termici e cicli stagionali. Tutte queste condizioni vanno ad accelerare il processo di degrado e possono alterare le proprietà dei materiali che costituiscono le capriate, con conseguenze sulla loro stabilità.
6 – Sono testimonianze da preservare
La sicurezza è l’obiettivo di ogni azione di manutenzione, ma non dobbiamo dimenticare la valenza storica delle capriate all’interno del nostro Patrimonio.
Le capriate sono vere e proprie testimonianze architettoniche, in quanto sono opere che raccontano la storia di una costruzione e testimoniano le caratteristiche costruttive di un’epoca. Sono diverse a seconda del luogo in cui ci troviamo e presentano diverse tipologie decorative a seconda della tradizione locale. Ogni capriata è un simbolo di ingegno di artigiani e capomastri del passato e vanno preservate: anche la Soprintendenza infatti richiede di intervenire sulle capriate storiche con interventi conservativi.
7 – Sono il tetto che protegge le nostre comunità
Prenderci cura delle capriate non è solo un’azione manutentiva di elementi strutturali, ma anche un impegno di protezione nei confronti delle nostre comunità, che vivono i nostri beni e si sentono al sicuro. Ci piace pensare a quante generazioni si sono susseguite sotto le stesse capriate, a quanti eventi importanti sono stati celebrati dalla comunità sotto lo stesso tetto. Con il nostro lavoro possiamo, e dobbiamo, poter garantire anche alle generazioni future di sentirsi al sicuro all’interno dei nostri beni.
Le capriate possono essere facilmente messe in sicurezza
Considerati i rischi e l’importanza delle capriate lignee per i nostri edifici di culto, è rassicurante sapere che esistono soluzioni facilmente applicabili per mantenere sicuri questi elementi nel tempo. Le tecnologie di oggi hanno permesso di sviluppare il consolidamento pensato appositamente per le capriate e facilmente attuabile:Resistecto.
Questo intervento risolve le criticità presenti, previene l’evoluzione dei dissesti e mantiene la stabilità nel tempo. È un presidio anche in caso di sisma perché va a contrastare l’azione di terremoti e forti venti.
Resistecto è una soluzione approvata anche dalla Soprintendenza in quanto permette di intervenire conservando le strutture originarie, a tutela del valore storico delle nostre costruzioni.
Si basa su una tecnologia semplice ma efficace, e su un intervento completo eseguito dal team di esperti, che sanno valutare ogni copertura e progettare un intervento su misura.
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