La Chiesa della Visitazione a Torino è da circa vent’anni oggetto di differenti lotti di ristrutturazione atti a rimetterne in luce il suo splendore. Infatti questo pregiato edificio barocco della metà del XVII secolo versava in pessime condizioni vista la lunga mancata manutenzione.Uno dei principali problemi era la presenza dell’umidità di risalita capillare nelle murature perimetrali ed interne di tutto l’edificio che provocava visibili danni.
L’architetto Giovanni Milone dello studio di architettura De.Arch (sito web) di Torino dirige le continue fasi di ristrutturazione e manutenzione di questo edificio sacro. L’architetto, esperto nella ristrutturazione di luoghi di culto, testimonia come ha risolto l’umidità di risalita grazie alla tecnologia Biodry (sito web). Infatti visto l’ottimo risultato ottenuto in questa chiesa ha poi utilizzato questo stessa tecnologia in altri edifici.
Che cos’è Biodry
Biodry (Instagram) è un dispositivo, leggero e di piccole dimensioni ( 24 x11 x 6 cm). Funziona come un’antenna che è in grado di annullare l’onda elettrica presente nella muratura dovuta alla presenza di acqua. È un sistema passivo che non necessita di collegamenti elettrici né lavori in muratura. Solitamente viene posizionato a circa due metri d’altezza dal pavimento. È totalmente reversibile, non invasivo, ideale negli edifici storici tutelati e per questo è stato installato anche nella Chiesa della Visitazione.
La testimonianza dell’arch. Giovanni Milone
L’architetto racconta a ChiesaOggi.com la sua esperienza di Biodry (Facebook).
Quando iniziò a intervenire con i suoi progetti di restauro la chiesa versava in gravi condizioni. Depositi di sporco e residui organici ricoprivano la parte alta delle pareti e in basso era presente l’umidità. Per cercare di risolvere questo problema negli anni cinquanta del secolo scorso venne rifatto il pavimento realizzando un vespaio areato. Crearono infatti un’intercapedine areata sotto pavimento con muricci e tavelle che però non risolse il problema. Padre Roberto Lovera, economo provinciale dei Missionari Vincenziani, la cui comunità svolge i suoi ministeri pressa la chiesa della Visitazione a Torino, convinse l’architetto a sperimentare la tecnologia Biodry di cui aveva sentito parlare. La fiducia in questa tecnologia da parte del sacerdote si scontrò con la totale sfiducia dell’architetto che, nonostante tutto, decise comunque di sperimentare Biodry. Così nel 2018 un tecnico di Biodry venne ad installare un solo dispositivo sufficiente per tutta la chiesa.
Dopo qualche mese l’architetto incontrò Teresa la custode della Chiesa e gli disse che l’odore di umidità prima onnipresente, ora era svanito. In effetti la chiesa risultava molto più asciutta e così fu possibile iniziare i restauri degli affreschi e degli intonaci.
Nel 2020 dopo tre monitoraggi l’azienda Biodrya certificò che il problema dell’umidità era stato risolto. L’architetto Milone, ora pienamente soddisfatto e convinto di questa tecnologia, afferma che la tecnologia Biodry ha vari punti di forza rispetto ad altri sistemi che aveva già provato per risolvere l’umidità di risalita. Innanzitutto non deve essere collegato a nessun impianto, evitando così numerosi problemi. Inoltre il dispositivo viene fissato in posti non facilmente accessibili. Questo fa si che non venga erroneamente danneggiato o arbitrariamente spostato da chi non ne conosce l’effettivo uso.
Arch. Paola Bettoni