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L’intervento di Biodry al Museo Diocesano di Susa

Il Museo Diocesano di Susa: Un Viaggio tra Arte, Storia e Tecnologia

Il Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa, situato nel cuore della suggestiva cittadina piemontese, rappresenta un tesoro inestimabile di arte e storia religiosa. Inaugurato nel 2000, il museo si articola su un percorso espositivo che abbraccia diverse sedi, ognuna con caratteristiche architettoniche e artistiche di pregio.

Cenni storici e sul luogo:

La storia del museo affonda le sue radici nel ricco patrimonio religioso della Valle di Susa, un territorio da sempre crocevia di culture e influenze diverse. Il museo nasce dall’esigenza di valorizzare e conservare le numerose opere d’arte sacra provenienti dalle chiese e dalle parrocchie della zona, creando un dialogo tra passato e presente. La sua sede centrale si trova nell’antico complesso della Madonna del Ponte, un luogo suggestivo che già di per sé rappresenta un’opera d’arte a cielo aperto.

Cenni architettonici e artistici:

Il percorso museale si snoda attraverso diverse sale, ognuna con la sua peculiarità architettonica e artistica. La Cappella di San Lorenzo (dove a sua volta è installato Biodry) , ad esempio, conserva affreschi romanici di pregevole fattura, mentre la Chiesa della Madonna del Ponte vanta una struttura gotica imponente. Tra le opere d’arte esposte, spiccano sculture lignee, paramenti sacri, arredi liturgici e dipinti di diverse epoche, che testimoniano la maestria degli artisti locali e la ricchezza della tradizione artistica della Valle di Susa.

Perché Biodry:

L’umidità di risalita capillare rappresentava un problema serio per il Museo Diocesano di Susa. L’acqua che risaliva dai muri minacciava l’integrità delle opere d’arte e creava un ambiente malsano per i visitatori e il personale. Per risolvere questo problema, il museo ha deciso di affidarsi a Biodry, un sistema innovativo in grado di eliminare l’umidità di risalita in modo definitivo.

Il problema specifico da risolvere:

L’umidità di risalita capillare causava danni alle opere d’arte, in particolare a quelle realizzate su supporti cartacei e lignei. L’elevato tasso di umidità favoriva inoltre la formazione di muffa e funghi, creando un ambiente malsano e compromettendo la fruizione del museo da parte dei visitatori. Biodry ha permesso di risolvere questi problemi in modo definitivo, creando un ambiente sano e sicuro per le opere d’arte e per le persone che frequentano il museo.

I dispositivi Biodry M1 serie n°BDY1403M1036 e Mod. M2 serie n°BDY1403M2056 sono stati installati all’interno del museo  in data 21/05/2014. Il raggio di azione è stato controllato e si conferma che tutto il perimetro dello stabile è coperto dal sistema BIODRY Technology. La situazione nel corso degli anni è stata monitorata con controlli continui. 

Ecco i valori riscontrati: 

L’altezza media di risalita dell’umidità capillare è : 

 21 maggio 2014 –  All’installazione : 120 cm 

18 Novembre 2014 –  Al 1° controllo : 95 cm 

19 maggio 2015 – Al 2° controllo : 70 cm 

La quantità media di umidità presente all’interno dei muri è : 

All’installazione : 11 % 

Al 1° controllo : 9 % 

Al 2° controllo : 7 % 

Osservando i valori di tutti i punti di prelievo si può notare che, dall’installazione al 1° controllo e dal 1° controllo al 2° controllo, la riduzione di umidità è continua. Le zone alte hanno raggiunto il livello naturale di umidità considerato asciutto e solo alcune parti più basse dei muri sono per il momento ancora umide.

Conclusione:

Il sistema BIODRY Technology ha ridotto quasi completamente e sta continuando a ridurre l’umidità di risalita capillare dello stabile in conformità ai tempi corretti di prosciugamento della nostra tecnologia fino ai valori naturali di un muro asciutto. 

Il Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa rappresenta un patrimonio inestimabile di arte, storia e fede. Grazie all’intervento di Biodry, il museo è stato in grado di risolvere il problema dell’umidità di risalita, garantendo la conservazione delle opere d’arte e creando un ambiente accogliente per i visitatori. Un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, a tutela di un tesoro prezioso per la comunità.

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