L’esperienza offerta dal portale BeWeb in questi anni ha visto il coinvolgimento di tantissime professionalità diverse che hanno contribuito a far crescere il valore culturale dell’attività promossa a servizio della pastorale diocesana per i beni culturali della Chiesa
Non è facile dare una definizione compiuta del portale BeWeB. Stiamo parlando infatti di un’esperienza dal grande valore culturale che vede la partecipazione attiva di migliaia di persone.
L’utente esterno che approccia a questa esperienza ritrova nel portale il racconto di molte storie e se si lascia incuriosire da quello che vede, entrando dentro queste storie può trovare, a seconda dei suoi interessi particolari, tutta un’altra serie di racconti che gli permettono di scoprire un tesoro inesauribile.
Questo volume riporta alcune di queste storie, lascia spazio alle altre che potranno venire, al racconto di ognuno di voi.
La più importante storia che mi ha coinvolto direttamente è proprio l’esperienza di BeWeB come comunità di persone che con grande professionalità, passione e impegno e altrettanta stima, rispetto, disponibilità e amicizia animano e utilizzano questo portale. Una comunità fatta di tante persone, ognuna di queste con caratteristiche proprie e distinte.
Queste persone sono BeWeB. Sono le notizie quotidiane delle attività e delle iniziative tenute nei territori, sono le descrizioni scientifiche, puntuali e sempre aggiornate del patrimonio a noi affidato, sono le tante storie raccontate per dire del proprio legame vissuto con i beni descritti nel portale.
L’alta qualità del lavoro e la scientificità del materiale messo a disposizione sono la voce di tutte queste persone, dove ognuna vive il proprio servizio per la pastorale dei beni culturali con grande senso di responsabilità, prima di tutto nel rispetto di quanti contribuiscono alla crescita del portale e di coloro che lo consultano.
Il percorso che il Signore ha scelto per la mia vita mi ha portato a conoscere quella che oggi potremmo chiamare la “comunità di BeWeB” in diversi ruoli.
Durante i dieci anni in cui ho ricoperto il ruolo di direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici, oggi anche per l’edilizia di culto, ho potuto conoscere le specializzate e generose persone dell’Ufficio e dei suoi collaboratori.
E ho scoperto e apprezzato sempre di più di giorno in giorno come piccole ma altrettanto motivate e qualificate equipe di lavoro animassero la pastorale dei beni culturali in tutta la Chiesa particolare.
In tutto ciò BeWeB, con quello che rappresenta, ha contribuito non poco ad essere di stimolo per elevare il livello qualitativo di queste equipe. Ma soprattutto, come ho avuto modo di ricordare in più occasioni, tutte queste persone le ho potute vedere nella loro piena osmosi, pronte a mettere a disposizione degli altri la propria esperienza, nel modo che dice Paolo: «Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo» .
Poi la vita mi ha condotto ad essere pastore della diocesi di Fabriano–Matelica. Lì, insieme ai sacerdoti e ai laici che si sono lasciati coinvolgere, ho potuto fare esperienza e verificare sul campo le grandi potenzialità di uno strumento come BeWeB per la pastorale diocesana per i beni culturali.
Infine, ora come Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, non posso che ribadire come sia importante per noi Vescovi considerare i beni culturali un particolare e fecondo luogo di annuncio e di azione pastorale, veri e propri strumenti di cultura, educazione, dialogo, confronto che possono contribuire in modo straordinario ad essere testimoni autentici di una Chiesa in uscita.
«Questo Popolo di Dio si incarna nei popoli della Terra, ciascuno dei quali ha la propria cultura. La nozione di cultura è uno strumento prezioso per comprendere le diverse espressioni della vita cristiana presenti nel Popolo di Dio. Si tratta dello stile di vita di una determinata società, del modo peculiare che hanno i suoi membri di relazionarsi tra loro, con le altre creature e con Dio. Intesa così, la cultura comprende la totalità della vita di un popolo» .