Una mostra innovativa e multimediale come reinterpretazione della vita del celebre artista
Di Andrea Perrotta – CEO e-bag srl
Sul modello del Vermeer Centrum di Delft in cui si narra “la vita e le opere” del celebre pittore olandese anche utilizzando la tecnologia, reinterpretazioni delle opere e l’arte contemporanea anche questa mostra vuole essere una reinterpretazione del personaggio Caravaggio e della sua vita.
La mostra che nella sua versione più classica è stata già a Palazzo Chigi di Ariccia, Museo di Palazzo Doebbing di Sutri, ed ora al Complesso Monumentale di San Giovanni a Catanzaro con un nuovo allestimento tecnologico e multimediale curato dalla società e-bag srl (www.e-bag.it), utilizzando la nuova piattaforma innovativa Blackbyrd® e il format originale di digital storytelling Stelly®.
La mostra è denominata “Caravaggio. Non c’è energia senza colore” e sarà a Catanzaro a partire dal 19 Novembre 2023 al 14 Gennaio 2024 realizzata e promossa dall’Associazione Eos Sud finanziato dalla Regione Calabria.
La società e-bag srl è specializzata a realizzare mostre e percorsi e racconti digitali in musei, biblioteche, archivi, chiese, parchi archeologici, aeroporti e stazioni e molto altro.
Ha già realizzato mostre ed eventi su Bernini, Vermeer, Brueghel, Mattia Preti, Leonardo da Vinci, sul tema della Shoah e delle guerre, sul tema evangelico e spirituale in Italia, Olanda, Belgio, Polonia, Israele, Egitto e molti altri paesi.
La mostra, dedicata a Caravaggio, mette in scena il ciclo di opere originali Storie caravaggesche di Guido Venanzoni (molto apprezzate dalla critica d’arte italiana e in particolare da Vittorio Sgarbi che le ha volute esporre a Sutri) che seguono, in modo fedele, le vicende e gli episodi più suggestivi della vita di Caravaggio, oltre ad alcune copie delle opere più celebri.
In un continuo connubio tra reale e virtuale, la mostra è affiancata da un progetto multimediale che vede la proiezione immersiva del dialogo tra Orazio Gentileschi (padre di Artemisia Gentileschi) e Maddalena Antognetti (cortigiana e musa di Caravaggio) e inoltre ci sarà l’animazione digitale del dipinto di Caravaggio “La cattura di Cristo”, dopo 72 anni dall’ultima esposizione; un “racconto digitale” completo e innovativo.
Il visitatore quindi sarà proiettato nella Roma di inizio Seicento in cui Caravaggio ha trascorso la sua vita professionale e personale, segnata da una parte dall’incapacità di rispettare etica, regole, decoro e dall’altra dalla capacità di intercettare la sensibilità inquieta del secolo breve che si insedia nell’immaginario artistico contemporaneo come maestro di inesauribile ricchezza poetica.
La proiezione immersiva è un’operazione narrativa molto coinvolgente con dei tratti cinematografici di grande rilevo e interpretata da attori di teatro e cinema di notevole valore.
La mostra è quindi un racconto digitale che avverrà anche mediante tablet immersivi e potrà essere seguito in realtà aumentata.
L’originale idea di Guido Venanzoni è quella di raccontare la vita di Caravaggio in pittura: un unicum nel suo genere.
Del ciclo di opere ne scrive Vittorio Sgarbi: “Le Storie della vita di Caravaggio raccontate da Guido Venanzoni sono episodi essenziali della biografia di Caravaggio, illustrati con spirito manzoniano. È un gusto narrativo ottocentesco, con la descrizione di ambienti e caratteri creati con una suggestione descrittiva che nasce in un cenacolo di caravaggisti.”
Caravaggio è uno degli artisti italiani più conosciuti al mondo. La straordinaria tecnica pittorica e l’intensità dei suoi dipinti ne hanno fatto un testimone del tormentato periodo storico in cui è vissuto, quello della Controriforma e del Barocco, ma soprattutto un maestro assoluto della luce. La sua tecnica innovativa ha superato le epoche e i generi, influenzando nel ‘900 fotografi e cineasti.
La curatela della mostra è affidata all’Arch. Francesco Petrucci, uno dei massimi esperti e conoscitori dell’arte del XVII sec.