Si sente sempre più parlare di comunità energetiche, ma cosa sono davvero e come funzionano?
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono associazioni formate da cittadini, aziende e pubblica
amministrazione, che hanno lo scopo di produrre e consumare energia rinnovabile.
Le comunità energetiche rappresentano una grande opportunità per creare l’indipendenza energetica del
Paese e ridurre il costo delle bollette per milioni di cittadini.
Cabina primaria
Tutti i membri della comunità, sia produttori che consumatori, devono risiedere sotto la stessa cabina
primaria. Nella rete elettrica nazionale, la cabina primaria serve a trasformare l’elettricità dall’alta tensione
alla media tensione.
Una cabina primaria rifornisce 30,000-40,000 persone e copre un territorio abbastanza vasto. I membri
della comunità devono essere sotto la stessa cabina primaria, perché così facendo non utilizzano le linee
dell’alta tensione che devono trasportare l’elettricità dagli impianti fotovoltaici del Sud fino al Nord Italia.
La mappa delle cabine primarie è visionabile nel sito dei singoli distributori di energia elettrica, ma a partire da Settembre 2023 verrà pubblicata in un unico portale la mappa completa delle cabine. La maggior parte del territorio nazionale è gestito da Enel Distribuzione e la mappa delle cabine gestite da loro si può trovare a questo link.
Statuto
La comunità energetica deve essere un’entità giuridica a sé stante. Le forme giuridiche più utilizzate sono il consorzio, la cooperativa o l’associazione.
Nello statuto è importante includere delle regole per l’entrata e l’uscita dei soci, la divisione degli incentivi
e lo scopo della comunità.
Al momento, il consorzio e la cooperativa sono le forme più utilizzate, perché permettono ai Comuni di
entrare a far parte delle comunità energetiche. Inoltre, queste forme giuridiche consentono di fare
investimenti collettivi e possono ottenere finanziamenti bancari in modo più semplice rispetto alle
associazioni.
Come costituire una comunità energetica
Affinché la comunità funzioni, è importante che la produzione di energia elettrica ed i consumi siano
bilanciati. Questo significa che gli impianti rinnovabili dovrebbero essere dimensionati in base ai consumi
effettivi dei partecipanti. Vuoi un consiglio per come iniziare? Chiedi Info qui
Se conosci altre persone che vogliono creare una comunità energetica, ci sono società specializzate che
possono aiutarti a creare una comunità energetica. Una delle società più attive è Ollum, fondata da due
giovani che sono ritornati dall’estero per accelerare la transizione ecologica del nostro Paese.
Articolo scritto da Saverio Lapini, Co-founder & CEO – Ollum S.r.l. – www.ollum.it
Il primo piccolo e semplice passo per costituire la tua comunità energetica è creare una lista excel con nominativo, email, cellulare delle persone che contatti e che pensi che possano essere interessati a partecipare finanziariamente alla costituzione. Importante ricordare, quando si vuole raccogliere finanziamenti da un gruppo di persone interessate, bisogna affidarsi a piattaforme autorizzate da CONSOB per non incorrere, oltre che in gravi problemi, in reati perseguibili sia civilmente che penalmente. https://www.re-anima.com/news/reati-e-rischi-di-fare-equity-crowdfunding-senza-utilizzare-portali-autorizzati