L’umidità di risalita capillare nelle murature è un problema diffuso. Nelle chiese in particolar modo risulta essere un problema da risolvere delicatamente, in modo non invasivo per non intaccare l’edificio solitamente ricco di ornamenti.
Biodry (sito web) risulta essere il dispositivo idoneo per risolvere definitivamente il problema dell’umidità di risalita.
Come funziona Biodry
Il dispositivo Biodry (Instagram) , leggero e di piccole dimensioni, funziona come un’antenna che è in grado di annullare l’onda elettrica presente nella muratura dovuta alla presenza di acqua. Si tratta di un sistema passivo, non necessita di collegamenti elettrici né lavori in muratura. È totalmente reversibile, non invasivo, ideale negli edifici storici tutelati.
Il santuario di Santa Valeria a Seregno
Presso il Santuario di Santa Valeria a Seregno in Monza Brianza è visibile come la tecnologia Biodry abbia risolto l’umidità di risalita nelle pareti.
Importante luogo di culto della provincia Brianzola, i suoi sedimi risalgono al XII secolo. Nel tempo quest’area sacra è stata oggetto di edificazione e rifacimento di differenti edifici sacri, fino ad arrivare al 1930 quando venne eretta l’attuale chiesa.
A testimoniare la risoluzione dell’umidità all’interno del Santuario è l’ing. Roberto Galbiati, amministratore dell’impresa di costruzione “Ing. Galbiati Spa”, nonché volontario della comunità parrocchiale Santa Valeria.
La testimonianza dell’Ing. Roberto Galbiati
L’ing. Galbiati sette anni fa contattò l’impresa Biodry (Facebook) per risolvere la presenza di umidità di risalita nelle murature presso la sua privata abitazione. Totalmente soddisfatto del risultato ottenuto consigliò di installare la stessa tecnologia presso il Santuario di Santa Valeria.
Nel Santuario infatti l’umidità di risalita capillare stava danneggiando la fascia di formelle in marmo presenti sulle murature. Così nel 2021 furono installati quattro dispositivi Biodry a circa due metri d’altezza dal pavimento, in differenti punti della Chiesa stabiliti dal tecnico di Biodry. L’installazione venne eseguita in mezza giornata. Per un anno e mezzo, ogni sei mesi, un tecnico di Biodry è andato a monitorare il prosciugamento delle murature e tornerà per un’ultima verifica nel 2024.
Dopo cinque mesi dall’installazione i parrocchiani e l’ingegner Galbiati hanno notato che le macchie di umidità che erano presenti sui marmi stavano visibilmente svanendo. Inoltre le signore addette alla pulizia della chiesa notarono come c’era meno pulizia da fare, in quanto a terra non si presentava più lo sfarinamento delle superfici come effetto dell’umidità di risalita.
Attualmente Biodry ha certificato che nel Santuario l’umidità di risalita è stata risolta e l’ingegnere Galbiati a nome della comunità, si ritiene pienamente soddisfatto del risultato ottenuto.
Arch. Paola Bettoni