La Basilica di San Marco a Venezia è un pezzo di oriente in Italia.
Ispirata alla Chiesa dei Dodici Apostoli di Costantinopoli, fu costruita a partire dal 1063 sul luogo dove si trovava la prima e la seconda chiesa dedicata a San Marco, poi distrutta da un incendio. Il corpo del Santo, infatti, era stato portato a Venezia dopo essere stato trafugato ad Alessandria d’Egitto da due mercanti veneziani.
Da allora la Basilica venne continuamente arricchita con marmi e mosaici, ingrandita, decorata con colonne e statue, fino a diventare il capolavoro che oggi possiamo ammirare.
La facciata e l’interno della Chiesa sono arricchiti da numerosi e preziosi manufatti che i veneziani, nei secoli, hanno portato qui da tutto il mondo, facendone dono al monumento più rappresentativo di tutta la città.
Eppure la sua bellezza e la sua unicità, insieme alla singolarità della città che la custodisce, rischia di essere irrimediabilmente compromessa dai rischi connessi al fenomeno dell’acqua alta che investe la città lagunare soprattutto a causa dei cambiamenti climatici che ormai sono sempre più frequenti e imprevedibili.
La piazza e la Basilica sorgono in uno dei punti più bassi della città di Venezia e basta una marea di meno di 90 centimetri per creare allagamenti, così l’acqua alta diventa uno dei maggiori ostacoli alla conservazione della Basilica e in particolar modo della sua pavimentazione a mosaico.
“La Basilica di San Marco è un patrimonio comune della città e del mondo: pensare alla sua cura significa pensare alla custodia e alla salvaguardia di un bene universale” ha sempre dichiarato il patriarca di Venezia Monsignor Francesco Moraglia.
Conservare e difendere significa costruire quelle che saranno le soluzioni a sfide epocali che avranno tutte le città del mondo nel prossimo futuro.
Per difendere la Basilica dagli allagamenti, la Procuratoria di San Marco, l’ente incaricato della gestione e conservazione della basilica e dell’intero complesso marciano (che comprende il campanile, la chiesa di San Basso e il complesso di Sant’Apollonia), ha realizzato un progetto rivoluzionario pur nella sua semplicità.
L’obiettivo è sigillare la basilica, così come ci racconta l’ing. Daniele Rinaldo nell’articolo La Difesa della Basilica di San Marco.
Intervento;
Opere per la difesa dell’Insula di Piazza San. Marco dalle acque alte.
(OP/645) Progetto per la soluzione temporanea inerente ai lavori di messa in sicurezza e difesa della Basilica di San Marco a Venezia.
Il nostro Committente è:
Il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile
Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche:
Veneto – Trentino alto Adige – Friuli Venezia Giulia
Il Provveditore è: ing. Tommaso Colabufo
Il R.U.P. dell’intervento è: arch. Giorgio Barbato
Progettista: ing. Daniele Rinaldo
Il Consorzio Venezia Nuova:
Il Direttore Generale: ing. Nicoletta Doni
Il Direttore tecnico: ing. Giovanni Zarotti
Il Dirigente di Area Completamento Mose: ing. Massimo Gambillara
Il Coordinatore delie attività di progettazione ed esecuzione degli interventi di Piazza San Marco ed in Arsenale di Venezia: Geom. Andrea Fiorentin
La Direzione Lavori:
D.L:. arch. Francesco Lanza
Assistenti del D.L.: geom. Rachele Torri e geom. Antonio Nardin
Servizio Qualità Materiali: dott. Alberto Patrian
Imprese esecutrici:
Società Consortile a responsabilità Limitata “San Marco Insula”
Costituita da:
Renzo Rossi Costruzioni S.r.l. (Mandataria). e Kostruttiva S.c.p.a.
Titolare della Rossi Renzo Costruzioni è: geom. Renzo Rossi
Il Direttore di cantiere è: sig. Giuseppe Vieceli
Il Capo Cantiere è: perito minerario Attilio Cancel
Assistente del Capo Cantiere è: sig. Sergio Bosetti
Il Presidente di Kostruttiva S.c.p.a. è: sig. Devis Rizzo
Il Direttore Tecnico di kostruttiva S.c.p.a. è: ing. Stefano Tosini
Le Imprese esecutrici si sono avvalse della collaborazione di: G.R. Strutture (carpenteria in acciaio e vetro) Carpenterie Ferrari (opere elettromeccaniche)