Un museo (vivo!) di arte contemporanea
Ho ascoltato più volte questa esclamazione quando incontravo i diversi restauratori, chiamati a visionare il lavoro di pulizia dei pannelli del soffitto di S. Barbara.
Pomodoro, Fazzini, Cascella, Gentilini, Tomea, Perez, Cassinari: sono i nomi degli artisti presenti a S. Barbara.
L’ing. Mattei aveva uno sguardo particolare, lungimirante, capace di vedere il bello, curioso di far spazio al nuovo: l’opera è quasi del tutto sua.
La chiesa che doveva stare al centro della nuova città che stava crescendo, Metanopoli.
Da una parte la zona del lavoro, dall’altra le abitazioni dei dipendenti. Al centro, non solo urbanistico, la chiesa di S. Barbara.
Un luogo che parlasse della fede e della vita, non solo uno spazio, per quanto“sacro”.
È stato molto bello, e a tratti sorprendente, il lavoro che abbiamo svolto sui pannelli di Cascella, scoprendo e apprezzando da vicino molti dettagli, tornando a contemplare, da lontano, l’insieme armonico di colori caldi e di simboli cristiani, rivisitati spesso in modo originale.
La speranza, da parroco, è che il rinnovo di questa opera aiuti l’assemblea dei fedeli a concentrarsi nella preghiera.
La nostra chiesa è, certo, un museo, ma da più di 60 anni è un museo vivo, abitato, è un luogo di preghiera, condivisione, incontro, crescita nella fede.
E vogliamo continuare a vivere attivamente in mezzo alla ricchezza di questa arte, perché sia sempre posta al servizio della vita e della fede.