Il recupero della chiesa del Sacro Cuore di Maria, sita nella contrada Volla in comune di Piedimonte San Germano (FR) nella Diocesi di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo
Arch. Viviana Cuozzo
Due sono i modi in cui l’architettura parla al mondo: nel segno e nell’evento. La manifestazione estetica assume generalmente un ruolo di primo piano nella comunicazione, mentre la sua dinamica generatrice resta celata, tanto che non si comprende a pieno l’unità dialettica di un edificio fin quando non si svelano entrambe.
La chiesa del Sacro Cuore di Maria venne edificata nel 1842 per volontà del Vescovo di Sora. Aveva molto a cuore la cura delle anime che vivevano sparse nelle campagne di quel territorio a vocazione agricola.
La scelta del sito non fu casuale: la cappella venne eretta sui ruderi di un lavatoio fontanile di epoca romana, luogo in cui la presenza dell’acqua era ed è tutt’ora molto importante.
Unire la comunità dei fedeli sotto la protezione di Maria passando attraverso il simbolo battesimale fu un evento di rinascita per la popolazione, che trovò in quel manufatto religioso anche il segno di una centralità urbana.
Nel corso degli anni la cappella si arricchì di una casa canonica, di un oratorio, di un ampio sagrato e di terreni di pertinenza circostanti.
Le vicende di quest’area felice videro purtroppo un drastico mutamento urbanistico nel 1972, quando a ridosso della chiesa fu costruito l’imponente impianto industriale della FIAT, a seguire la localizzazione di altre fabbriche e la realizzazione di due grandi assi stradali ortogonali, che finirono di ingabbiare l’edificio di culto.
Progressivamente la popolazione di Volla cominciò ad abbandonare la sua chiesetta, perché le “monumentali” presenze del progresso industriale costituirono una barriera architettonica di notevole impatto fisico e psicologico.
La volontà degli abitanti di questa zona di riprendere possesso della propria identità culturale e cultuale fu presentata a Mons. Luca Brandolini, Vescovo di Sora, che nel 2005 diede l’avvio all’iter che ha portato al recupero architettonico della Chiesa del Sacro Cuore di Maria, concluso nel 2017 sotto l’episcopato di Mons. Gerardo Antonazzo.
Il complesso architettonico dal carattere rurale, realizzato con struttura portante in blocchi di travertino nocciola, estratto dalle vicine cave di Aquino, presentava un importante fenomeno di degrado ambientale, dovuto per un verso all’abbandono, per l’altro alla presenza dell’acqua, che dalla falda sottostante si irradiava a tutto il manufatto.
Muffe, risalita dell’umidità, rigonfiamento e distacco d’intonaci si univano al dissesto strutturale dei tetti e alla mancanza di irrigidimenti in corrispondenza delle aperture.
Il progetto di recupero del complesso ha previsto pertanto un lavoro integrale: dal consolidamento strutturale, al risanamento ambientale, al restauro edilizio.
Gli interventi strutturali sono stati focalizzati sulle piattabande e sui tetti, completamente rinnovati dai cordoli, alle capriate e travi in ferro, fino al manto di copertura con l’impiego di coppi e rovesci di recupero.
Dalla spicconatura degli intonaci in betoncino è venuta alla luce la tessitura muraria in conci di travertino, che si è lasciato a vista in gran parte del complesso, insieme agli elementi di spoglio di epoca romana incastonati nella muratura; operato uno scavo della pavimentazione fino a quota -1,00 m, sono stati realizzati dei vespai drenanti con scheggioni di cava, un doppio allettamento di forati con camera di aerazione perimetrale, dei canaletti d’aerazione a collo di cigno, che da quella arrivano all’esterno della muratura in quota superiore al piano pavimentale.
Nell’aula liturgica è stato installato un impianto di riscaldamento a pavimento, la finitura con un cotto anticato.
Parte degli intonaci interni sono stati realizzati con un composto preparato in cantiere con metodo antico.
Grazie all’esperienza dell’impresa appaltatrice CoMINIo srl, con l’ausilio di una semplicissima molazza si è prodotta una malta traspirante e idrorepellente a base di coccio pesto, calce e pozzolana.
Altri intonaci interni ed esterni sono stati realizzati con intonachino a base di grassello di calce artigianale, le pitture invece con latte di calce.
Il risanamento ambientale, il rinnovo di tutti gli impianti elettrici, idrici e sanitari, e le opere di restauro fino alla realizzazione della pavimentazione del sagrato in Coreno bocciardato, hanno restituito l’edificio alla sua comunità in efficienza.
Rimane tuttavia in essere la penalizzazione di questa area sacra.
La barriera architettonica dello“stradone” percorso da tir di grande cilindrata, l’impatto fisico degli stabilimenti industriali, l’oppressione visiva e psicologica determinata dall’intreccio di questi fattori costituiscono un deterrente alla fruizione serena della chiesa, dell’oratorio, del suo stesso sagrato, che in un certo senso è l’unica piazza del posto.
L’amministrazione comunale e il parroco si stanno adoperando, affinché si possa aprire un dialogo con il Consorzio delle Imprese, valutando la possibilità di un mutamento dell’assetto planimetrico almeno delle strade, che possa restituire dignità alla presenza più antica del territorio.
Di fronte la chiesa, nell’area del sagrato al confine con lo stradone, vi è una vasca di acqua sorgiva, recintata, sulla quale non si è mai intervenuti.
In fondo Volla nel dialetto locale significa proprio bolla d’acqua.
L’auspicio è che proprio intorno a questa fonte si possa ripartire nel segno dell’umiltà per la rinascita piena del luogo e della sua comunità.
Progetto per il restauro, consolidamento, risanamento ambientale del complesso architettonico della chiesa del Sacro Cuore di Maria
Committente: Parrocchia Santa Maria Assunta in Piedimonte San Germano (FR)
Diocesi: Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo
Vescovo: Mons. Gerardo Antonazzo
Legale Rappresentante: Don Antonio Martini
Comune: Piedimonte San Germano (FR) località Volla
Importo Generale Intervento: € 528.000,00
Contributo Regione Lazio: L.R. 27/90 Int. n.3304 DGR 401/2005 e Int. n.6399 DGR 315/2009
Contributo CEI: pratica n. E/6539/2009
Progettista e DL: Arch. Viviana Cuozzo
Sicurezza: Arch. Viviana Cuozzo
RUP: Arch. Rosario Scrimieri
Impresa Appaltatrice: COMINIO s.r.l.