Giancarlo Marzorati: L’Architetto del Futuro in Armonia con la Terra
Giancarlo Marzorati: un architetto visionario che ha saputo trasformare i sogni in spazi concreti, lasciando un’eredità culturale e progettuale capace di parlare al futuro. La sua scomparsa, avvenuta il 24 dicembre 2024, ha privato l’architettura contemporanea di una figura straordinaria, ma il suo lavoro continua a ispirare. In questo articolo ripercorriamo una parte della sua visione arricchito da una video intervista a cura dell’arch. Caterina Parrello.
Un omaggio alla visione sostenibile di un maestro dell’architettura contemporanea.
Con una visione profondamente radicata nei valori della sostenibilità e dell’inclusione, Marzorati ha anticipato le sfide del nostro tempo, costruendo città a misura d’uomo in perfetta sintonia con i principi dell’enciclica Laudato Sii. Dalla riqualificazione industriale alla creazione di spazi educativi e religiosi, i suoi progetti hanno rappresentato un ponte tra tradizione e modernità, storia e innovazione, fede e tecnologia.In questo articolo, esploriamo il lascito di un maestro che ha saputo unire estetica e funzionalità, cultura e natura, offrendo un modello di sviluppo urbano sostenibile e condiviso. Un viaggio attraverso le sue opere e il suo pensiero, per ricordare e celebrare un architetto che ha fatto della bellezza e dell’armonia il cuore pulsante delle sue creazioni.
Un visionario della città sostenibile e a misura d’uomo
L’architetto Giancarlo Marzorati, scomparso il 24 dicembre 2024, lascia un’eredità culturale e progettuale che riflette un profondo impegno verso la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. La sua opera, coerente con i principi espressi nell’enciclica Laudato Sii di Papa Francesco, ha sempre mirato a costruire città a misura d’uomo, spazi inclusivi e integrati con la natura. Marzorati credeva nell’architettura come strumento per migliorare la qualità della vita, combinando estetica, funzionalità e responsabilità ecologica. I suoi progetti rappresentano un dialogo costante tra tradizione e modernità, unendo materiali innovativi e tecniche costruttive avanzate. La sua capacità di coniugare storia e contemporaneità ha trasformato luoghi urbani in spazi di incontro, cultura e spiritualità, restituendo identità a territori in trasformazione e promuovendo valori comunitari.
La Galleria Campari: simbolo di un passato reinventato
Uno degli esempi più significativi del lavoro di Marzorati è la riqualificazione della Galleria Campari a Sesto San Giovanni. Questo progetto testimonia la sua sensibilità nel coniugare memoria storica e innovazione, mantenendo vivo lo spirito del luogo attraverso un’attenta integrazione tra vecchio e nuovo. L’edificio originale, testimone di un passato industriale, è stato arricchito da una struttura moderna, capace di dialogare con il contesto circostante. Questa capacità di reinventare spazi senza cancellarne l’anima è stata una delle caratteristiche distintive dell’architetto. La Galleria Campari, oltre a essere un esempio di eccellenza architettonica, è diventata un simbolo di rigenerazione urbana, dimostrando come il patrimonio industriale possa trasformarsi in un centro di cultura e aggregazione. Un modello che riflette perfettamente la visione inclusiva e sostenibile di Marzorati.
L’architettura come sogno di un futuro condiviso
Il titolo della sua mostra “La Città Sognata” esprimeva l’essenza della sua filosofia progettuale: immaginare luoghi che ispirano, accolgono e connettono le persone. Per Marzorati, sognare significava guardare oltre il presente, progettando spazi che fossero emozionalmente evoluti e tecnologicamente avanzati. Ogni progetto nasceva dall’idea di creare ambienti che favorissero la socialità e l’incontro, rispettando l’equilibrio tra uomo e natura. La sostenibilità non era solo un requisito tecnico, ma un valore fondante. Nelle sue opere, Marzorati ha integrato materiali ecologici, sistemi di risparmio energetico e tecnologie rinnovabili, anticipando le esigenze di un’epoca segnata dalla crisi climatica. Il suo approccio innovativo è stato un modello per le future generazioni di architetti, chiamati a progettare con responsabilità e consapevolezza.
Sesto San Giovanni: un laboratorio urbano di inclusione
Marzorati ha lasciato un segno profondo nella sua città natale, Sesto San Giovanni, trasformandola in un laboratorio urbano di integrazione sociale e sostenibilità. Dai progetti scolastici ai complessi sportivi, fino agli interventi di riqualificazione degli oratori, la sua architettura ha saputo rispondere ai bisogni di una comunità in crescita. L’oratorio salesiano progettato dall’architetto è un esempio concreto di come uno spazio religioso possa diventare anche un luogo di incontro, formazione e svago. Qui, architettura e funzione sociale si fondono, creando ambienti accoglienti e inclusivi. Attraverso il recupero delle aree industriali e la creazione di spazi verdi, Marzorati ha reso visibile un modello urbano in cui il passato dialoga con il futuro, offrendo nuove opportunità alle generazioni presenti e future.
Sostenibilità e tecnologia: una visione proiettata nel domani
Per Marzorati, innovazione tecnologica e sostenibilità erano elementi imprescindibili della progettazione. La scelta di utilizzare materiali ecologici, sistemi fotovoltaici e soluzioni geotermiche ha caratterizzato molte delle sue opere. Questo approccio, anticipando le esigenze ambientali di oggi, è in linea con il messaggio dell’enciclica Laudato Sii, che invita a una maggiore attenzione verso la nostra casa comune. I suoi edifici, efficienti dal punto di vista energetico e funzionali, dimostrano come l’architettura possa rispondere ai bisogni della società senza compromettere l’ambiente. Attraverso la fusione di estetica e tecnologia, Marzorati ha offerto modelli di sviluppo urbano sostenibile, capaci di coniugare bellezza e responsabilità ecologica. Un’eredità che oggi più che mai appare attuale e necessaria.
Un ponte tra tradizione e innovazione sociale
L’approccio di Marzorati non si è limitato alla progettazione di edifici, ma ha sempre mirato a costruire ponti tra passato e futuro, tra cultura e tecnologia. La sua attenzione verso il recupero delle archeologie industriali e la creazione di spazi aperti ha reso i suoi progetti esempi di integrazione sociale. Dalle piazze ai centri sportivi, ogni intervento era concepito come uno spazio di aggregazione, aperto alla comunità e capace di favorire la partecipazione. Marzorati ha saputo interpretare i bisogni di una società multiculturale, progettando luoghi inclusivi e flessibili. La sua architettura ha incarnato valori di dialogo e apertura, dimostrando come il progetto urbano possa essere uno strumento per promuovere la coesione sociale e la crescita collettiva.
L’eredità di un maestro: ispirazione per le nuove generazioni
La scomparsa di Giancarlo Marzorati segna la perdita di un grande maestro, ma il suo lascito culturale e progettuale continuerà a ispirare il futuro dell’architettura. Attraverso le sue opere e il suo pensiero, ha dimostrato che l’architettura può essere un ponte tra uomo, natura e società, contribuendo a costruire un mondo più equo e sostenibile. La redazione di Chiesa Oggi Architettura e Comunicazione ricorda con affetto e gratitudine un professionista che ha saputo trasformare i sogni in realtà concrete, lasciando un segno indelebile nella storia dell’architettura contemporanea. Le sue opere continuano a parlare di bellezza, armonia e responsabilità, invitando architetti e cittadini a guardare al futuro con speranza e impegno. Giancarlo Marzorati ha sognato una città migliore e ci ha mostrato come costruirla.
a cura di Edmondo Jonghi Lavarini